"Indipendentemente dall’incendio questa è una realtà fondamentale dal punto di vista economico per il nostro territorio – dice il sindaco di Livorno Luca Salvetti – ci lavorano centinaia di persone. Devo dire che dal punto di vista della sicurezza, la raffineria, nell’ultimo decennio, ha dimostrato grande attenzione e impegno anche a livello di controlli e investimenti. L’incidente di oggi non cambia di una virgola l’importanza strategica di questo impianto sul nostro territorio. Abbiamo chiesto un tavolo a Roma, ufficialmente tramite il governatore della Toscana Eugenio Giani e il parlamentare del Pd Andrea Romano. A lui è stato risposto dal vicesiministro che il tavolo veniva attivato, sono passate alcune settimane e non siamo stati convocati. Abbiamo nuovamente chiesto che fine aveva fatto questa volontà di incontraci. Ci auguriamo che prima di Natale arrivi un segnale in questo senso".
All’attacco Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, il vicecapogruppo Vittorio Fantozzi, i consiglieri regionali FdI Diego Petrucci ed Alessandro Capecchi, assieme al capogruppo FdI nel Consiglio comunale livornese Andrea Romiti. "Il grave episodio, per il quale le autorità sono già al lavoro per far luce sulla dinamica dell’incendio, riporta al centro del dibattito politico il futuro dell’impianto situato in località Stagno. Tra un anno Eni smetterà di produrre carburanti. Il Consiglio regionale ha votato documenti affinché venisse aperto un tavolo. Ad oggi ci risulta che il tavolo non sia stato costituito e che Eni non abbia un vero piano industriale che delinei il futuro dello stabilimento livornese. Quando partirà il progetto di riconversione dell’impianto?".