"Stella appesa al patibolo, pugno allo stomaco"

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Scritta antisemita con vernice bianca spray apparsa ieri mattina sulla saracinesca di un banco di via Buontalenti. Non è la prima volta, e forse è la stessa mano e sempre sullo stesso banco, che tuttavia non è in concessione ad un esercente ebreo. Nonostante questo sulla saracinesca è stato scritto "ebreo" ed è stata disegnata una stella di Davide appesa a una forca. Questo perché tradizionalmente nel mercato di via Buontaleniti lavorano anche commercianti che appartengono alla Comunità Ebraica.

Lo stesso banco era stato preso di mira in passato. Nel maggio 2019 fu disegnata una stella di Davide in terra davanti a questo banco (lo spray era nero) e sulla saracinesca la solita stella di Davide appesa a una forca.

Sdegno e rabbia ha espresso Vittorio Mosseri, presidente della Comunità Ebraica di Livorno: "Il messaggio che trasmette questo sfregio è un pugno nello stomaco, inaccettabile. È un messaggio tetro e cupo che ci indigna ancora di più. Questa volta mi piacerebbe che vicinanza, sdegno e solidarietà arrivassero da tutte le forze politiche, perché un gesto del genere colpisce la collettività". Aggiunge Mosseri: " Livorno è sempre stata una città civile e democratica. Ma è ancora vero? Questi episodi sono ricorrenti e per tale motivo ci dobbiamo preoccupare. Voglio ricordare infatti l’aggressione verbale ai danni del rabbino, Avrahan Dayan al Mercato Centrale nell’agosto 2020. Ancora più inquietante l’aggressione verbale e fisica ad un bambino di 12 anni fatta da due adolescenti di 15 e 16 anni a Venturina lo scorso gennaio. Tutto ciò denota i sentimenti di avversione verso la Comunità Ebraica inaccettabili come ebrei, come livornesi, come cittadini italiani". Il Console onorario di Israele per la Toscana, Marco Carrai: "Imbrattare un banco del mercato con la stella di David impiccata fa definitivamente capire per chi ancora non lo avesse capito che antisemitismo e anti Israele sono la stessa faccia della medaglia. Una medaglia che deve essere condannata senza sè e senza ma per essere estirpata dalla società. Estirpare il male è l’unico modo per costruire una società più giusta. Il mio pensiero va all’antica comunità ebraica di Livorno che ebbe in quella città un luogo libero e oggi si ritrova aggredita. Molti gli interventi tra cui Fabrizio Zannotti, segretario generale Cgil, Francesco Gazzetti consigliere regionale del Pd.

Monica Dolciotti