Salvata a Pianosa una tartaruga. Era agganciata a un grosso amo

La caretta caretta è stata avvistata dall’equipaggio del Beluo

La tartaruga salvata

La tartaruga salvata

Livorno, 20 ottobre 2018 - Una tartaruga caretta caretta in difficoltà è stata recuperata nel pomeriggio di giovedì a Pianosa nel tratto di mare antistante il molo di attracco dell’isola. Ad accorgersi della presenza dell’animale, che aveva un amo conficcato nella bocca e presentava infezioni ad alcune lesioni che probabilmente aveva da tempo, è stato l’equipaggio del ‘Beluo’, la motonave di ‘Aquavision’ che effettua i collegamenti giornalieri di linea tra l’isola piatta e l’Elba. Poco prima delle 17, al momento della partenza, l’equipaggio ha notato a qualche decina di metri di distanza dalla costa un bidone di plastica, di quelli utilizzati dai pescatori per segnalare i palamiti ed una grossa matassa di filo nel quale era impigliato anche un ramo di palma.

Vedendo che questo insolito ‘ammasso’ si muoveva, il marinaio ha chiesto al comandante di avvicinarsi ed ha scorto sotto di esso la tartaruga in difficoltà. L’‘ammasso’ dal quale la caretta caretta cercava vanamente di liberarsi è stato agganciato con il mezzo marinaio e trascinato al molo dove gli uomini del ‘Beluo’ ed i due carabinieri che erano a bordo, di rientro all’Elba insieme ad altri 9 passeggeri, con tutte le cautele del caso, hanno recuperato la tartaruga accorgendosi della presenza del grosso amo che l’aveva ferita. 

Liberato dall’’ammasso’ che, senza il provvidenziale intervento dei suoi salvatori, l’avrebbe certamente portato alla morte l’esemplare adulto del peso di 30 chili e con un carapace lungo 60 centimetri è stato subito messo in una grossa bacinella, recuperata in tutta fretta dallo staff della cooperativa Arnera che gestisce il ristorante e l’albergo presenti sull’isola. Presa in consegna dai carabinieri forestali ed opportunamente ‘assistita’ con l’utilizzo di asciugamani bagnati, la tartaruga è stata quindi caricata a bordo del ‘Beluo’ che è rientrato all’Elba.

Arrivata nel porticciolo di Marciana Marina, la caretta caretta, in collaborazione con la capitaneria di porto, è stata quindi potata all’‘Acquario dell’Elba’ dove ha trascorso una botte di riposo. Ieri mattina è stata infine portata nel centro di recupero per tartarughe marine di Talamone dove verrà estratto l’amo e sarà sottoposta alle cure necessarie per poter presto tornare a nuotare nel profondo blu.