Tassa di sbarco, aumenti e liti

I Comuni elbani non si trovano d’accordo sulla gestione di questo prezioso contributo

Rincari in vista sulla tassa di sbarco

Rincari in vista sulla tassa di sbarco

Capoliveri (Livorno), 20 novembre 2019 - Potrebbe essere una proposta lanciata quasi per scherzo quelal di Ruggero Barbetti che prevede l’aumento del contributo di sbarco in alta stagione da 3,5 a a 5 euro per i passeggeri dei traghetti in arrivo a Portoferraio ed il mantenimento dell’attuale importo per quelli delle linee su Cavo e Rio Marina a risolvere la situazione di impasse creatasi nella consulta dei sindaci della gestione associata per il turismo dell’Elba, ancora alla ricerca di un’intesa sul suo importo e la sua ripartizione. La proposta del vicesindaco di Capoliveri, da esaminare nel giro di qualche settimana una volta effettuate le verifiche di fattibilità, ha caratterizzato la riunione della consulta dei sindaci svoltasi ieri a Capoliveri nella quale, come sempre, non sono mancate polemiche e veti incrociati. Di traverso si è messo, come prevedibile, il comune di Rio del quale il vicesindaco Fortunati Fortunati (contrariamente a tutti gli altri) ha ribadito l’indisponibilità all’aumento del contributo di sbarco per reperire i fondi (700-800 mila euro) da destinare all’aeroporto e ad opere comprensoriali. Ma non disponibile a fare sconti è anche Campo nell’Elba con l’assessore Chiara Paolini che ha annunciato che, senza i fondi per l’aeroporto, il suo comune farà saltare la gestione associata improntata sul contributo di sbarco per passare all’applicazione della tassa di soggiorno.