Terminal gas, Giani subito all’opera

Piombino, sopralluogo al porto. La Lega con Landi chiede al presidente di riferire in consiglio regionale

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Primo sopralluogo di Giani per il rigassificatore a Piombino. Il presidente della Regione, nominato commissario dal presidente del consiglio Mario Draghi (al pari di Stefano Bonaccini in Emilia Romagna per l’impianto gemello di Ravenna), sta iniziando a valutare la situazione di Piombino attraverso un contatto diretto con il porto per acquisire informazioni. "Se ho accettato l’incarico – ha detto Giani – è perché penso che si possa dare un impulso a tutto il polo siderurgico di Piombino, andando di pari passo a riavviare le Acciaierie in un confronto serrato con il governo, Piombino ha bisogno di investimenti e di lavoro". Il progetto di Snam non è stato ancora presentato. Si sa informalmente che l’ipotesi è quella di far attraccare la nave rigassificatrice alla banchina Pim in modo temporaneo in attesa di una collocazione al largo. Ma ci sono perplessità sulla sicurezza perché l’impianto sarebbe comunque vicino alle aree abitate e al traffico delle navi in porto. Bisogna capire se l’attività della nave rigassificatrice lunga 300 metri e larga 44 che deve essere rifornita da navi gasiere, sia compatibile con le attività del porto e se l’impianto abbia un impatto troppo forte sull’ambiente marino. Piombino è preoccupata, d’altra parte ci sono anche le preoccupazioni per il fabbisogno di gas, senza i rigassificatori l’Italia sarebbe costretta a razionare il gas con disagi enormi per i cittadini e le imprese che in certi momenti della giornata dovrebbero rinunciare a energia elettrica e riscaldamento.

Giani tra l’altro ieri si è occupato di Piombino anche sul fronte Acciaierie: il ministero ha svolto un incontro sull’addendum per la commessa delle rotaie da 2,4 miliardi a Jsw. Un primo incontro interlocutorio.

Tornando al rigassificatore il consigliere regionale della Lega Marco Landi chiede a Giani di riferire in consiglio. "Credo sia il momento che la giunta regionale riferisca al più presto sulle informazioni che ha e su quel che intende fare. Comprendiamo l’interesse nazionale, ma non possiamo permettere che decisioni del genere passino sopra la testa delle comunità, soprattutto nel caso di Piombino". "Non possiamo permettere che la Regione dica sì al progetto senza adeguate rassicurazioni - aggiunge Landi - Il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, anch’egli nominato commissario per l’altro rigassificatore, ha subito precisato che l’impianto sarà al largo, e non all’interno del porto di Ravenna. E in Toscana?". Landi ricorda che "Piombino, la sua popolazione, le sue imprese sono giustamente preoccupate per il probabile arrivo del rigassificatore. Preoccupazioni che riguardano l’impatto sull’ambiente e sulle attività economiche, a partire dall’itticoltura".