"Vogliamo la verità sui fatti di lunedì"

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"Molti di noi conoscevano bene Denny. Adesso è il momento di pretendere verità su quanto successo lunedì. Di evitare che, come spesso succede quando si parla di persone senza amicizie importanti, che tutto si chiuda con troppa fretta". A chiederlo è Giovanni Ceraolo del sindacato Asia Usb che da tempo segue le vicende delle famiglie dell’isolato di via Giordano Bruno tra i civici 2 e 10. "Quando nel settembre di due anni fa, dopo il rogo di una cantina sempre in via Giordano Bruno, organizzammo una manifestazione notturna di fronte al Comune – ricorda Ceraolo – dicemmo subito che se non ci fosse stato un intervento immediato ci saremmo trovati ad assistere a fatti ben più gravi. Così è stato. A costo di essere brutali bisogna dire le cose come stanno. Prima la decisione di concentrare le assegnazioni in emergenza abitativa in via Giordano Bruno a persone con problematiche di dipendenza e salute mentale, senza prevedere meccanismi di sostegno continuativo. Poi la decisione di non investire più un centesimo in manutenzioni, servizi di quartiere e cura delle strutture pubbliche. E per finire il disinteresse dei servizi sociali". "Anche la Questura fa delle scelte. – conclude Ceraolo – Meglio concentrare lo spaccio lontano da occhi indiscreti? Se non si interviene con programmi di prevenzione e aiuto tanto vale scegliere il male minore".