Quando può, non manca mai a una partita della Libertas Livorno 1947. Flavio Carera era anche a Piacenza per gara 5 della finale play off, per sostenere a pieni polmoni la maglia amaranto. Sì, perché la Libertas e Livorno gli sono rimasti nel cuore e fin da tempi non sospetti. "Prima di tutto faccio i complimenti a Piacenza – ci dice Carera – ma i complimenti più grandi vanno a questa Libertas che ha portato la serie alla quinta partita giocandosela fino in fondo e dimostrando un grandissimo carattere. Alla fine credo che sia mancata solo la ciliegina su una stagione super. Il fattore campo probabilmente ha inciso, ma non c’è veramente niente da dire a questi ragazzi che hanno ricreato tanto entusiasmo intorno alla città di Livorno. Tanto di cappello a loro perché sono stati veramente bravi, anche in gara 5 nonostante una partenza ad handicap l’hanno riaperta tenendo Piacenza sempre sul pezzo fino a 30 secondi dalla fine. Veramente bravi". Carera, nella sua analisi, sottolinea un fattore che forse più di ogni altro ha segnato questa stagione: il riaccendersi dell’entusiasmo intorno alla Libertas. "Direi che hanno fatto una stagione meravigliosa e per questo dobbiamo fare i complimenti a tutto lo staff dirigenziale, a partire dal presidente Roberto Consigli ai ragazzi: per esperienza diretta, so benissimo quanta passione ci sia a Livorno, andava solo riaccesa questa fiammella e ora che si è accesa mi auguro che possa continuare a lungo. Adesso c’è molta amarezza per aver perso la finale, ma questi ragazzi tra un po’ si renderanno conto di aver fatto una gran cosa perché hanno restituito emozioni ed entusiasmo a una città che ama il basket e lo vive in maniera passionale. Da qui mi auguro che ci possa essere lo slancio giusto per riportare Livorno e la Libertas ai piani più alti della pallacanestro italiana". Un sogno del presidente Consigli sarebbe quello di riportare a Livorno proprio Flavio Carera, non solo una bandiera per i tifosi libertassini ma un personaggio che sa trasmettere ai giovani tutta la passione per la palla a spicchi e per la maglia amaranto. "Sicuramente do atto al presidente di avermi sempre contattato e reso partecipe. Le porte a Livorno non potrò mai chiuderle e mi auguro che in futuro possano esserci le possibilità per tornare alla Libertas in altra veste, ma in questo momento è giusto che tutte le attenzioni vadano su questa squadra e su quanto di grande ha fatto. Al resto ci penseremo in un secondo momento". Una chiusura da grande personaggio quale è stato e quale è tutt’ora. Igor Vanni

Basket

Quando può, non manca mai a una partita della Libertas Livorno 1947. Flavio Carera era anche a Piacenza per gara 5 della finale play off, per sostenere a pieni polmoni la maglia amaranto. Sì, perché la Libertas e Livorno gli sono rimasti nel cuore e fin da tempi non sospetti. 
"Prima di tutto faccio i complimenti a Piacenza – ci dice Carera – ma i complimenti più grandi vanno a questa Libertas che ha portato la serie alla quinta partita giocandosela fino in fondo e dimostrando un grandissimo carattere. Alla fine credo che sia mancata solo la ciliegina su una stagione super. 
Il fattore campo probabilmente ha inciso, ma non c’è veramente niente da dire a questi ragazzi che hanno ricreato tanto entusiasmo intorno alla città di Livorno. Tanto di cappello a loro perché sono stati veramente bravi, anche in gara 5 nonostante una partenza ad handicap l’hanno riaperta tenendo Piacenza sempre sul pezzo fino a 30 secondi dalla fine. Veramente bravi". Carera, nella sua analisi, sottolinea un fattore che forse più di ogni altro ha segnato questa stagione: il riaccendersi dell’entusiasmo intorno alla Libertas. 
"Direi che hanno fatto una stagione meravigliosa e per questo dobbiamo fare i complimenti a tutto lo staff dirigenziale, a partire dal presidente Roberto Consigli ai ragazzi: per esperienza diretta, so benissimo quanta passione ci sia a Livorno, andava solo riaccesa questa fiammella e ora che si è accesa mi auguro che possa continuare a lungo. Adesso c’è molta amarezza per aver perso la finale, ma questi ragazzi tra un po’ si renderanno conto di aver fatto una gran cosa perché hanno restituito emozioni ed entusiasmo a una città che ama il basket e lo vive in maniera passionale. 
Da qui mi auguro che ci possa essere lo slancio giusto per riportare Livorno e la Libertas ai piani più alti della pallacanestro italiana". Un sogno del presidente Consigli sarebbe quello di riportare a Livorno proprio Flavio Carera, non solo una bandiera per i tifosi libertassini ma un personaggio che sa trasmettere ai giovani tutta la passione per la palla a spicchi e per la maglia amaranto. 
"Sicuramente do atto al presidente di avermi sempre contattato e reso partecipe. Le porte a Livorno non potrò mai chiuderle e mi auguro che in futuro possano esserci le possibilità per tornare alla Libertas in altra veste, ma in questo momento è giusto che tutte le attenzioni vadano su questa squadra e su quanto di grande ha fatto. Al resto ci penseremo in un secondo momento". Una chiusura da grande personaggio quale è stato e quale è tutt’ora. 
Igor Vanni 
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