"Prima di tutto teniamo le dita incrociate per Minardi. E’ stato portato in ospedale perché dopo un colpo alla testa non ricordava niente di quanto accaduto nel breve termine". Inizia così l’intervista negli spogliatoi con Vincenzo Esposito (foto), allenatore del Prato, subito dopo il fischio finale della partita persa dai suoi contro la Pro Livorno Sorgenti. Evidentemente il tecnico non è soddisfatto del risultato, che allontana la sua squadra dalla vetta della classifica.
Ma non tutto è da buttare, secondo l’allenatore biancazzurro: "E’ stata una partita decisa dagli episodi, che ci hanno girato tutti a sfavore. Ci siamo comportati bene contro una squadra che ha valori e qualità importanti – spiega Esposito –. Nel primo tempo abbiamo mantenuto un buon possesso palla, limitando al minimo le loro ripartenze in profondità. Abbiamo creato tante occasioni potenziali, senza però arrivare mai ad essere pericolosi. I livornesi hanno tirato una sola volta, colpendo il palo".
Nella ripresa la partita ha sicuramente offerto molto di più, dal punto di vista delle emozioni. "Nel secondo tempo siamo partiti meglio dei nostri avversari e siamo riusciti a passare in vantaggio. Poi è arrivata questa espulsione piovuta dal cielo. Una decisione dell’arbitro che non voglio commentare – precisa ancora l’allenatore del Prato –. Da quel momento in avanti, in inferiorità numerica, abbiamo fatto più fatica. Abbiamo perso l’arma del palleggio e del possesso palla e poi sono arrivati i due episodi del rigore e della palla dentro in verticale che non abbiamo letto bene. Poco prima del raddoppio labronico – conclude Esposito – Kevin Rossi aveva avuto sui piedi un’ottima occasione per segnare. In dieci contro undici non era facile, ma davvero ci è anche girato tutto male".
L.M.