Livorno, il post-alluvione, già completati oltre ottanta cantieri

Nuovo sopralluogo "sul campo" per il presidente della Regione Enrico Rossi, commissario dell'emergenza

Il governatore Rossi con il sindaco Filippo Nogarin

Il governatore Rossi con il sindaco Filippo Nogarin

Livorno, 9 febbraio 2018 - Sono 54 i cantieri attualmente aperti nei tre comuni colpiti dall’alluvione del 10 settembre, per un importo totale di 19 milioni, 86 i lavori conclusi e sette – per complessivi 1,63 milioni di euro – sono quelli che devono ancora partire. Ma l’obiettivo è avviarli entro fine mese. Il fabbisogno complessivo ammonta a 95 milioni di euro, sono circa 65 quelli disponibili, dei quali quasi 45 stanziati direttamente dalla Regione.

È questo il quadro tracciato dal presidente della Regione Enrico Rossi, commissario per il post alluvione nei suoi uffici livornesi, al termine del sopralluogo «sul campo», presente anche l’assessore regionale alla Protezione civile, Federica Fratoni.

Via di Popogna - Rossi passa in rassegna le emergenze, partendo da via di Popogna, la provinciale che porta al Gabbro. «Le cose procedono – ha detto Rossi – , ed entro metà marzo si conta di riaprire la viabilità in un senso di marcia. Se la Provincia e Comuni di Livorno e Rosignano non saranno in grado di avviare e ultimare i lavori, sarà il Genio civile a provvedere».

Via di Salviano - In via di Salviano sono in corso le prove di carico. «Non ci sono particolari ritardi – assicura Rossi – e si va verso la costruzione del muro previsto».

Rio Maggiore - «Per il rio Maggiore – ha puntualizzato il commissario – urgono interventi per la messa in sicurezza, per evitare altre morti: spetta ai tecnici individuare soluzioni adeguate». Ad oggi l’unica ipotesi sul piatto è quella proposta dai tecnici del Genio civile è quella, presentata in ottobre, di deviare il corso del fiume nei terreni dell’ippodromo Caprilli, ipotesi che aveva suscitando non poche polemiche.

Rimborsi e ritardi - Sulla questione dei ritardi nei rimborsi ad imprese e famiglie, Rossi è chiaro. «Sono imputabili solo al Parlamento e al Governo che non hanno inserito, come richiesto dalla Regione, questi finanziamenti nella Legge finanziaria. Dopo aver scritto ai parlamentari in carica – ha detto – , scriverò ai candidati perché, se eletti, se ne facciano carico. La Regione ha fatto quel che poteva, dando contributi fino a 8mila euro dal proprio bilancio per 500 famiglie più indigenti e con il microcredito a 50 imprese. La prossima settimana darà il via ad incontri coi direttori dei lavori e le imprese impegnate nelle opere, per esaminare e risolvere eventuali criticità. Ho avuto modo di parlare dei pagamenti con il sindaco di Livorno. I soldi ci sono. Si tratta di velocizzare i mandati di pagamento. L’accordo di massima c’è su tutto. Tornerò a Livorno ogni 15 giorni per governare i problemi sul posto».