Anche i sindaci della provincia di Livorno in rivolta contro i parchi fotovoltaici

Una lettera aperta al ministro dell'Agricoltura e alla Regione: “A rischio il pregio agricolo, ambientale e paesaggistico dei territori”

Un parco fotovoltaico (foto di repertorio)

Un parco fotovoltaico (foto di repertorio)

Livorno, 27 maggio 2023 – Appello dei sindaci della Toscana contro la realizzazione di parchi fotovoltaici e dell'agrivoltaico su suoli agricoli.

In una lettera, 26 primi cittadini di altrettanti comuni rurali delle province di Livorno, Pisa e Grosseto si rivolgono al ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ma anche alla vicepresidente della Regione, Stefania Saccardi, per chiedere di fermarsi.

"Chiediamo che ministero e Regioni si possano esprimere con un netto no alla costruzione di qualsiasi parco fotovoltaico a terra che vada a occupare suolo agricolo fertile", chiedono gli amministratori. Lollobrigida e Saccardi vengono sollecitati a individuare "altre forme adatte a favorire, da una parte la creazione di piccoli impianti familiari, dall'altra la realizzazione di impianti anche di grandi dimensioni su superfici già sfruttate per altri scopi, come tetti di capannoni, supermercati e centri commerciali, parcheggi e altri terreni già sottratti all'uso agricolo e impermeabilizzati".

Ad aderire alla campagna sono stati finora i sindaci di Altopascio, Bibbona, Calcinaia, Campiglia Marittima, Capannoli, Cascina, Castellina Marittima, Castiglione della Pescaia, Cecina, Chianni, Collesalvetti, Guardistallo, Lajatico, Montecatini Val di Cecina, Monteverdi Marittimo, Orciano Pisano, Palaia, Pieve Fosciana, Riparbella, Santa Luce, San Vincenzo, Sassetta, Scansano, Suvereto, Terricciola, Volterra.

La preoccupazione di fondo, è il messaggio che si ricava dall'appello, è che una diffusione generalizzata dei pannelli possa mettere a repentaglio il pregio agricolo, ambientale e paesaggistico dei terreni. Ad alimentare le apprensioni sono anche le ricadute negative sulla produttività strettamente agricola dei terreni.

"Non disconosciamo la assoluta e prioritaria necessità della diffusione della produzione di energia da fonti rinnovabili, il superamento delle fonti fossili e, così facendo, conseguire un risultato in tema di riduzione delle emissioni climalteranti e di mitigazione del cambiamento climatico - aggiungono - altrettanto prioritario, però, risulta salvaguardare i suoli fertili e la loro funzione per la produzione del cibo, così come la conservazione e valorizzazione di paesaggi unici e irripetibili, elementi identitari e fonti di ricchezza per le comunità territoriali attraverso l'economia del turismo".