REDAZIONE CRONACA

L’azienda che promuove le donne. Missione livornese in Tanzania

Il progetto di Steel Project Engineening insieme a ZeroCo2 per la riforestazione condotto anche in Guatemala. Severi: “Obiettivo aiutare la comunità locale a emanciparsi”

Una delle donne masai che ha preso parte al progetto di riforestazione in Tanzania organizzato da Steel Project insieme a ZeroCo2

Una delle donne masai che ha preso parte al progetto di riforestazione in Tanzania organizzato da Steel Project insieme a ZeroCo2

Livorno, 13 dicembre 2024 – Steel Project Engineering è una realtà locale in espansione che si occupa della progettazione strutturale in ambito civile, industriale e infrastrutturale. Tra i suoi progetti troviamo infrastrutture di rilievo nazionale e internazionale, come per esempio il montaggio delle strutture metalliche per la copertura dell’auditorium della Cité de la musique di Parigi o la progettazione esecutiva e il montaggio degli impalcati metallici del Ponte sull’Adige. Steel Project si è però contraddistinta per l’impegno nella tutela dell’ambiente: è stata da poco premiata nell’ambito del “Premio Impresa Sostenibile”, nella sezione Ambiente grazie al progetto, realizzato insieme a ZeroCo2, di riforestazione in Guatemala e Tanzania. In questo caso, gli alberi sono stati donati a comunità di donne Masai che, piantandoli sui propri terreni, genereranno sicurezza economica e daranno vita a un sistema naturale simile a quella foresta.

La Tanzania ha perso il 25% delle proprie foreste negli ultimi 30 anni, un problema che, unito alla crisi climatica e alla scarsità d’acqua, sta facendo avanzare la desertificazione dei terreni. Piantare alberi consente di proteggere il suolo dall’erosione, regolare il ciclo idrologico e assorbire CO2 contro la crisi climatica.

L’azienda livornese ha fatto della tutela ambientale una vera e propria missione: “Abbiamo scelto questo progetto perchè l’albero rappresenta un po’ la nostra azienda - spiega Elisa Severi, dipendente di Steel Project -. La nostra infatti è un’azienda giovane, in media i nostri dipendenti hanno circa una trent’anni quindi cresciamo tutti insieme, proprio come una foresta. Quest’ anno insieme a ZeroCo2 abbiamo piantato 50 alberi in Tanzania e 50 in Guatemala, ciò di cui siamo fieri è il fatto che grazie a questa iniziativa siamo riusciti a contribuire non solo sul piano ambientale ma anche su quello sociale - prosegue Severi - In Tanzania il progetto ha contribuito ad una dinamica di empowerment femminile, il lavoro infatti è stato portato avanti da una comunità di donne Masai che avevano difficoltà nell’inserirsi nei contesti lavorativi e che adesso avranno la possibilità di sostenersi. In Guatemala invece abbiamo aiutato la comunità locale a emanciparsi dalle grandi aziende che sfruttano i loro terreni e la loro cultura”.

Per avere un’idea dell’impatto che iniziative di questo genere possono avere sull’ambiente basti pensare che trapiantando “solo” 100 alberi Steel Project ha contribuito a riforestare 650 mq, aiutato 64 famiglie e assorbito 32.000 kg di Co2, l’equivalente di 8 giri del mondo in macchina.

Greta Ercolano