Bruno, sgomento a Livorno dopo l’omicidio a Udine: “Non lo abbandoneremo”

Il giovane arrestato per omicidio a Udine è stato ospite per anni a Livorno dell’associazione Amici della Zizzi

Bruno Macchi

Bruno Macchi

Livorno, 22 aprile 2023 – Sono cariche di dolore e stupore le parole di Riccardo Ripoli, presidente dell’associazione Amici della Zizzi.

Ha commentato sulla pagina Facebook dell’associazione l’arresto per omicidio di Bruno Macchi, 28 anni, per undici ospitato dagli Amici della Zizzi da quando aveva ne appena dieci.

Bruno avrebbe ucciso nella galleria dell’ex cinema Capital di Udine un senzatetto di 58 anni, Luca Tisi (alle 5 del mattino di sabato 15 aprile), senza una ragione apparente. Gli avrebbe inferto trenta coltellate e un colpo micidiale alle testa, con una furia inaudita.

Lo sgomento di Ripoli lo stanno provando in tanti a Livorno, tanta gente che ha conosciuto Bruno Macchi e lo ha anche ospitato a casa con i propri figli quando era un ragazzino. Nessuno trova una ragione per quello che è successo.

Bruno è vissuto a Livorno per undici anni, come detto. Ha frequentato l’Istituto nautico Cappellini. "Originario del Brasile, fu abbandonato dalla mamma, fu poi adottato da una famiglia di Monza che dopo pochi anni ha rinunciato alla potestà genitoriale – ci racconta Ripoli – Dopodiché fu affidato all’associazione Amici della Zizzi qui a Livorno. È stato come un figlio per noi, uno dei più bravi tra i 58 che ci sono stati affidati negli anni. Stravagante, scavezzacollo, la fisicità prima dello studio. È restato con noi fino a 21 anni, poi è andato via perché senza il suo amico fraterno Liyone non poteva stare. Bruno ha così raggiunto Liyone che si era ricongiunto alla madre a Udine. Bruno, pur a 28 anni è rimasto immaturo, eppure aveva trovato lavoro come cameriere in bar e ristoranti".

Chi lo ha conosciuto a Udine lo ha descritto "come un giovane eccentrico, stravagante, un po’ infantile e spesso solo". Dalle notizie raccolte sul conto di Bruno, pare abbia anche tentato di entrare nella Legione Straniera, ma che alla fine sia stato scartato.

Ripoli prosegue: "Il passato di Bruno è stato costellato di abbandoni e violenze fino fino al suo arrivo a Livorno dove per undici anni ha trovato amore, dialogo, insegnamenti, un percorso psicologico, amici, gente che gli ha voluto bene, che lo ha sempre accolto e aiutato".

Quello che angoscia di più Ripoli, leggendo i resoconti della stampa locale di Udine e di Livorno, è il fatto che "non avrebbe manifestato il minimo pentimento per il delitto commesso. Perciò pagherà il prezzo che dovrà pagare, ma non me la sento di abbandonarlo. Non posso e non voglio abbandonarlo. Amici della Zizzi infatti ha dato la sua disponibilità ai magistrati di Udine a collaborare e a essere ascoltati per raccontare il passato di Bruno. Siamo pronti a farlo non tanto per tirarlo fuori di prigione, cosa ovviamente impossibile, ma per far capire a Bruno l’errore del suo gesto e che l’amore va oltre i chilometri che ci separano ed è l’unica arma vincente".

M. D.