MONICA DOLCIOTTI
Cronaca

"Clochard, a Livorno i servizi ci sono". Raspanti spiega il lavoro del Comune

Dopo gli ultimi casi, ci si chiede se si faccia abbastanza per gestire la situazione. L’assessore al sociale: "In estate c’è più movimento, ma i centri di accoglienza sono attivi"

L'assessore Raspanti

L'assessore Raspanti

Livorno, 4 settembre 2023 -”L’estate è un momento nel quale la presenza delle persone in strada si nota di più perché il clima mite è più favorevole e porta i senza tetto a dormire all’aperto. Per tale motivo in questi giorni capita di notare persone che dormono nelle piazza sulle panchine, o nei prsti".

A parlare è l’assessore al sociale del Comune Andrea Raspanti che interviene dopo la segnalazione de "La Nazione” dell’aumento dei senza tetto in città. "Tra questi ci sono anche gli stranieri arrivati in Italia con mezzi di fortuna che lasciano i Cas (Centri di accoglienza straordinaria) – prosegue Raspanti – e transitano anche da Livorno per poi andare altrove".

Insomma, per l’assessore "si tratta di un fenomeno mutevole. Inoltre la popolazione senza dimora tende a spostarsi tra Livorno e Pisa perché la cooperativa Il Simbolo che gestisce il dormitorio pubblico di via Terreni a Livorno, gestisce anche il servizio analogo di Pisa. Il numero dei posti nel dormitorio di Livorno come in quello di Pisa non è sufficiente a coprire tutto il bisogno, per cui si cerca una strategia comune affinché i più fragili abbiano una risposta a turno".

"Sul territorio di Livorno negli ultimi anni è aumentata la risposta al bisogno, – precisa Raspanti – allora tutti vengono a Livorno. Ce lo hanno detto i senza dimora che qui a Livorno si danno risposte alle loro necessità che non trovano da altre parti. Livorno offre infatti: il dormitorio con i servizi di accompagnamento e un segretariato sociale per i senza dimora. Poi c’è il centro diurno ancora in via Terreni, il centro intermedio polifunzionale della Usl sul viale Marconi specifico per i soggetti con dipendenze. C’è inoltre in via Terreni il servizio ’one stop shop’, ha funzione di fermo posta, ricovero bagagli, orientamento ai servizi e al lavoro e attività di orientamento sanitario. In più è stata avviata la sperimentazione dell’housing first, ovvero si parte dalla casa. Il terzo settore noleggia alcune abitazioni e ci inserisce una persona per appartamento. A questo si lega un progetto educativo con un tutor che aiuta la persona ospitata a realizzare la propria autonomia gradualmente".

Presto partiranno i lavori per un nuovo centro di accoglienza alla stazione ’help center’ e in via degli Asili all’ex Cecupo, dove saranno realizzati altri alloggi del progetto ’housing first’.

"La capacità di risposta è cresciuta e tra i senza tetto è circolata l’informazione che a Livorno si può avere una accoglienza migliore. – ribadisce l’assessore Raspanti – Però nonostante questo, i servizi disponibili non bastano per tutti, così capita che in estate in diversi si ritrovino a dormire per strada".

Monica Dolciotti