Dalla violenza nasce l’amore: "Snoopy, non ti dimentichiamo"

Livorno, dopo la nota vicenda del cagnolino ucciso nel 2015 sono nate tante iniziative di sensibilizzazione. Arianna Lucisano: "Gli ho promesso che avrei fatto di tutto affinché la sua storia cambiasse la cultura"

La seconda da sinistra è Arianna Lucisano (la ’zia’ di Snoopy) le altre sono  le insegnanti della classe terza B della scuola Benci: Nicoletta Consaga, Federica Carzaniga e Valeria Capobianco (Foto Alessio Novi)

La seconda da sinistra è Arianna Lucisano (la ’zia’ di Snoopy) le altre sono le insegnanti della classe terza B della scuola Benci: Nicoletta Consaga, Federica Carzaniga e Valeria Capobianco (Foto Alessio Novi)

Livorno, 2 luglio 2023 – Il cagnolino Snoopy fu ucciso nel 2015 a Livorno: un uomo gli sparò con la carabina. Arianna Lucisano, la ’zia’ di Snoopy, da allora ha organizzato tante iniziative per ricordarlo e per sensibilizzare le persone, soprattutto i bambini, nei confronti degli animali.

Arianna, sono passati 8 anni dall’uccisione di Snoopy. Il suo impegno è stato ed è sempre molto grande

Quando Snoopy morì, il 4 agosto 2015, ricordo di avergli promesso che non sarebbe stato dimenticato e che avrei fatto di tutto affinché la sua storia potesse contribuire a cambiare la cultura e far aumentare rispetto e amore per gli animali. Ho sempre pensato che ricordare Snoopy nell’amore e non nell’odio fosse la scelta giusta e oggi più che mai ne ho la conferma. La mia lettera d’amore per Snoopy entrò a far parte del libro “So che ci sarai sempre” di Giorgio Panariello che uscì nel febbraio 2016 in collaborazione con la Lega per la difesa del Cane. Grazie a questa piccola avventura letteraria, ebbi modo di conoscere l’artista e di coinvolgerlo in un incontro a sorpresa con gli studenti del liceo dove studiava mio figlio, per parlare del suo impegno come presidente onorario della ’Lega per la difesa del Cane’ e del suo rapporto con l’amatissimo cagnolino Zeus.

Oggi Snoopy è un simbolo: dal seme della violenza possono nascere amore e rispetto...

Sì, è un simbolo di riscatto per tutti gli animali uccisi a causa della cattiveria umana, e la sua storia ormai è conosciuta. La violenza nasce sempre dalla mancanza d’empatia per l’altro e per ciò che ci circonda; natura, animali, esseri umani.

Quali sono i progetti per divulgare questa storia sempre di più?

Come diceva Maria Montessori “Per insegnare bisogna emozionare”. Grazie alla sensibilità delle insegnanti e al progetto “Philosophy for children”, quest’anno sono venuti gli alunni delle scuole elementari “Benci” di Livorno a trovare Snoopy. Insieme alle loro maestre, dopo aver letto la favola che scrissi io sulla statua di Snoopy, ho cercato di rispondere alle domande che i bambini formulavano. Tanti sono stati i pensieri da loro espressi. Hanno esternato con emozione riflessioni profonde sul rispetto di ogni essere vivente. Adesso sto provando a dar vita a un progetto legato al giardino di Snoopy, che sarà il frutto di una collaborazione. Ma non posso ancora anticipare niente. Presto vi svelerò di cosa si tratta!”

Patrizia Lucignani