Darsena Europa, nuovo passo avanti: c’è l’ok del ministero dell’Ambiente

Conclusa la procedura della Via: "Parere positivo sull’impatto per i siti interessati grazie alle opere di mitigazione"

Il recente sopraluogo alla vasca di colmata, futura Darsena Europa

Il recente sopraluogo alla vasca di colmata, futura Darsena Europa

Livorno, 16 marzo 2024 – Nuovo passo avanti per la Darsena Europa a Livorno. Dopo il parere positivo della Commissione tecnica, arrivato a dicembre, il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase) ha finalmente provveduto a pubblicare nei giorni scorsi, sul proprio sito istituzionale, il provvedimento che dichiara conclusa la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale relativa al progetto di espansione a mare del porto di Livorno.

Nel Decreto Interministeriale, siglato di concerto con il Ministero della Cultura, il Mase prende atto del commento finale della Commissione VIA, secondo cui "alla luce dei risultati dell’opportuna valutazione, nonché delle misure di mitigazione inserite nel progetto, di cui le attività di monitoraggio sono parte integrante, si ritiene che il progetto non avrà incidenze significative e negative sull’integrità degli stessi siti".

Ed esprime un giudizio positivo sulla compatibilità ambientale della prima fase dell’opera, sottolineando come questa consenta di raggiungere "primari obiettivi di interesse generale, quali il miglioramento della sicurezza della navigazione e il rilancio della competitività dello scalo livornese".

Con la firma del Decreto Ministeriale, il cui termine di efficacia è stato fissato in sei anni, viene inoltre disposta l’autorizzazione all’immersione in mare dei sedimenti dragati e la loro localizzazione nei siti individuati dal progetto. Esprime piena soddisfazione il Commissario della Darsena Europa e presidente dell’autorità di porto, Luciano Guerrieri: "Dopo il parere positivo della Commissione di VIA, quello espresso dal ministero dell’Ambiente e dal ministero della Cultura, sigilla l’ottimo lavoro svolto in questi anni dalla vice commissaria Roberta Macii, dai dirigenti Enrico Pribaz e Simone Gagliani e da tutta la Struttura Tecnica. Si conclude così un lungo e complesso percorso procedurale iniziato più di un anno fa. Ora dobbiamo guardare avanti e puntare a realizzare l’opera nel pieno rispetto delle prescrizioni ambientali indicate nelle 220 pagine del parere tecnico di dicembre scorso".

Per quanto riguarda la salvaguardia della biodiversità nell’ecosistema marino viene chiesta una mappatura di piante e animali anche nell’area dalla foce dello Scolmatore dell’Arno durante gli eventi di piena e in ragione del conseguente trasporto/deposizione dei sedimenti lungo la fascia costiera a nord dello stesso Scolmatore. Dovrà poi essere fornita una cartografia di dettaglio che riporti la sovrapposizione tra le aree di impianto/espianto della Posidonia e la tipologia di substrato/ biocenosi presente in corrispondenza dei siti scelti.

Poi ci sono le prescrizioni sul progetto del sabbiodotto, una specie di tubo che dovrebbe prelevare i sedimenti derivanti dallo Scolmatore (e non solo) e portarli per il ripascimento sul litorale pisano a compensazione dell’erosione delle spiagge del nostro litorale a causa della stessa Darsena Europa. La Commissione chiede di chiarire se la realizzazione del sabbiodotto rappresenti un’opera funzionale al progetto e/o migliorativa (compensazione) in relazione all’accumulo dei sedimenti sul litorale nella zona prossima all’area di dragaggio nella foce dello Scolmatore e chiede di fornire ulteriori dettagli".

Monica Dolciotti