Darsena Europa, ora si parte davvero

Livorno, il presidente dell’Authority Guerrieri ha presentato il bando di gara per i lavori delle opere foranee e di dragaggio

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La strada è ancora lunga, più che altro sul piano della burocrazia dei controlli: ma il primo passo per la Darsena Europa, ovvero il nuovo porto di Livorno che nascerà “rovesciato” verso il mare, è stato annunciato. Ieri il presidente dell’Autorità portuale Luciano Guerrieri, affiancato dal sindaco Luca Salvetti e dal presidente della Regione Eugenio Giani, ha annunciato il bando di gara per i lavori delle opere foranee e del dragaggio. Cinque chilometri di dighe e di 16 milioni di metri cubi di sabbia e fanghi da rimuovere, previa bonifica degli eventuali residui bellici. "Il percorso é ancora lungo – ha ammesso Guerrieri – ma quanto già compiuto per arrivare a questa prima gara é stato complesso". Un grazie al gruppo di funzionari – capitanato dai dirigenti Macii, Pribaz e Gagliani- che ci ha lavorato duramente e che continua a impegnarsi per bruciare le prossime tappe. Sono tappe che saranno scandite dai controlli dalla VIA (valutazione impatto ambientale) nazionale ancora in itinere, dal parere vincolante della apposita commissione del consiglio superiore dei lavori pubblici (che peraltro è ancora da costituire malgrado la sua nascita fosse stata prevista già da mesi) e dai vari passaggi da commissioni e politica. Suonano in sottofondo i rumors di ostracismo da parte del Comune di Pisa, che teme erosione delle coste dal Calambrone a Tirrenia (ma Guerrieri ha assicurato che parte delle sabbie pulite del dragaggio potranno essere destinate al ripascimento delle spiagge pisane) e anche da certi ambienti genovesi, dove la nascita di un modernissimo porto container a Livorno è vista come una minaccia. Il ministro Giovannini, intervenuto in videoconferenza, ha sottolineato che il progetto livornese rientra nel quadro strategico della portualità e viene appoggiato in pieno dal governo. Salvetti ha apprezzato un processo di collaborazione tra l’Autorità e il territorio attraverso il Comune: con la promessa, condivisa da Guerrieri, di un tavolo comune con funzione di osservatorio nell’interesse della città e degli ambienti produttivi e lavorativi.

La priorità è quella di velocizzare i processi che porteranno alla seconda, definitiva gara: quella della costruzione e della gestione del terminal contenitori. Che a sua volta dovrebbe essere la prima fase di un più grande e non abbandonato progetto di piattaforma logistica, aperta anche alle navi da crociera, ai traghetti delle Autostrade del mare, e forse a una darsena minore a servizio del canale dei navicelli e delle darsene interne alla periferia di Pisa. A chiudere l’incontro a palazzo Rosciano, la presentazione di un filmato della Scovavento con la sintesidella darsena. Applausi e speranze: si parte dopo anni ed anni di rinvii, timori e anche di tentativi di boicottaggio. Ma ora si parte davvero.

Michela Berti

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