Livorno: ubriachi in piazza Cavallotti, scattano i primi Daspo urbani

Ubriachi in piazza Cavallotti. Le prime misure del questore Suraci

Il questore Lorenzo Suraci ha emesso tre provvedimenti

Il questore Lorenzo Suraci ha emesso tre provvedimenti

Livorno, 18 aprile 2019 - Il Daspo urbano arriva anche a Livorno. Il provvedimento, incluso nel decreto ‘immigrazione e sicurezza’ approvato nel settembre scorso dal consiglio dei ministri, ancora non è stato emesso nei confronti di cittadini residenti della nostra città.

E due giorni fa, invece, è approdato anche qui. Il questore Lorenzo Suraci infatti ha emesso tre provvedimenti di divieto di accesso alle aree urbane nei confronti di altrettanti cittadini di nazionalità rumena rispettivamente di 32, 48 e 52 anni. Queste persone nel corso delle scorse settimane erano state identificate più volte dalla polizia municipale proprio mentre sostavano nella zona di piazza Cavallotti in evidente stato di ubriachezza alcolica, occupando panchine e suolo pubblico in condizioni igieniche precarie. In queste situazioni gli agenti della polizia municipale avevano fatto emettere a loro carico un ordine di allontanamento, misura ripetuta più volte.

La questura, preso atto della situazione, ha quindi provveduto, per la prima volta a Livorno, a emettere il cosìddetto Daspo urbano. Il provvedimento emesso avrà una durata di 6 mesi ed è stato formalizzato nei confronti dei tre cittadini rumeni che saranno costretti per tutto questo periodo a evitare di sostare e transitare «a qualsiasi titolo – fa sapere la questura – nella zona di piazza Cavallotti, ovvero nell’area compresa nella zona del cosiddetto ‘Pentagono del Buontalenti’.

Nel dicembre scorso era stato anche il prefetto Gianfranco Tomao durante un tavolo di confronto in merito all’operazione ‘Scuole sicure’ a chiedere la collaborazione dell’amministrazione comunale sia per il concorso della polizia municipale nei servizi di controllo e prevenzione che per l’individuazione delle aree di maggiore diffusione del fenomeno dello spaccio. Il ricorso al Daspo urbano era stato citato anche durante le riunioni del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, soprattutto visti i numerosi e frequenti episodi avvenuti in orario notturno nella zona di piazza Garibaldi.