Detenuto si procura lesioni con una lametta nel carcere di Porto Azzurro, è grave

Anncora un episodio nel penitenziario dell’isola. Il sindacato Sappe: “Gestione fallimentare”

Penitenziario

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Porto Azzurro Livorno), 12 settembre 2023 – Un giovane detenuto del carcere di Porto Azzurro  all'Isola d'Elba per protesta si è tagliato il corpo con una lametta, procurandosi ferite gravi, arrivando a recidersi l'arteria omerale, ed è stato trasportato in ospedale.

Lo rende noto Francesco Oliviero, segretario regionale per la Toscana del Sappe, spiegando che solo il tempestivo intervento degli agenti di polizia penitenziaria e dei sanitari ha scongiurato il peggio.

È successo «ieri, poco prima delle 20» nel carcere elbano, secondo Oliviero, il gesto del giovane detenuto, di origine magrebina, sarebbe «riconducibile alla protesta per il fatto che poco prima gli agenti durante un giro di controllo lo avevano sorpreso intento alla produzione di alcolici, vietata dal regolamento interno dell'istituto, pertanto, era stato requisito tutto il materiale».

«Anche questa volta grazie alla professionalità e alla dedizione della polizia penitenziaria si è scongiurato un epilogo più gravoso - aggiunge - ma preme evidenziare l'invio scellerato nell'istituto insulare, da parte del Provveditorato, di detenuti problematici e tossicodipendenti che provano ogni modo a cercare lo sballo e mettono a repentaglio oltre che altri ristretti anche il lavoro già precario della polizia penitenziaria».

Per Donato Capece, segretario generale del Sappe, «servono risposte ferme da parte del Dap, anche destinando carceri dismesse come l'Asinara e Pianosa per contenere quei ristretti che si rendono protagonisti di gravi eventi critici durante la detenzione». Da Capece critiche al capo del Dap Giovanni Russo: «La sua gestione è fallimentare - sottolinea -, vive isolato dai 'suoi’ uomini e non sappiamo neppure che faccia abbia, essendo evidentemente allergico al confronto con i sindacati».