Docce al mare, obbligo di usare acqua potabile. L’allarme dei balneari. “Serve buonsenso”

Preoccupa il decreto legislativo che prevede che l'acqua che viene a contatto con l'uomo, in qualsiasi forma, debba essere “destinata al consumo umano”

Un'affollata spiaggia versiliese

Un'affollata spiaggia versiliese

Viareggio (Lucca), 12 marzo 2024 – Preoccupazione nel settore dei balneari per il decreto legislativo 18/2023 che ha aggiornato la disciplina sulle acque potabili (abrogando il decreto 31/2001) e che prevede che l'acqua che viene a contatto con l'uomo, in qualsiasi forma, debba essere “destinata al consumo umano”. Insomma nelle docce degli stabilimenti balneari deve scorrere acqua potabile. Una disposizione che ha provocato nella categoria dei balneari un vero e proprio stato di allarme. “Il problema maggiore per l'adeguamento normativo richiesto - spiega il presidente dell'Ambito turistico Versilia Bruno Murzi, che è anche sindaco di Forte dei Marmi (Lucca) - sta non solo nei tempi lunghi di realizzazione ma anche che, con l'utilizzo eccessivo di acqua potabile in estate, si possa incorrere in potenziali rischi di approvvigionamento con conseguente grave disagio per tutta la popolazione della Versilia, residente ed ospite”. Lo stesso gestore idrico Gaia, spiega sempre Murzi , “si troverebbe impossibilitato ad aumentare in modo cospicuo le forniture alle utenze. Stiamo lavorando a questa problematica dopo aver incontrato ai primi di febbraio il Sindacato italiano balneari Confcommercio insieme alle associazioni balneari della Versilia e della costa Apuana (Massa e Carrara), Per questo abbiamo prontamente attivato un incontro con la Regione Toscana, con l'Ausl Toscana Nord Ovest e il gestore idrico Gaia”, poi fissato per il 18 marzo: vi parteciperanno, tra gli altri, gli assessori regionali al turismo Leonardo Marras e alla sanità Simone Bezzini. »Mi auguro di trovare insieme a tutti loro - afferma - una soluzione condivisa che tenga conto del buon senso, magari considerando ancora validi alcuni parametri dell'acqua che sono sempre esistiti come quelli delle piscine. Ci attendiamo quindi un periodo transitorio di messa a punto della normativa che permetta a tutti, operatori turistici, gestore idrico, addetti ai controlli, di avere il tempo necessario per adeguarsi, tenendo conto della scarsità dell'acqua potabile.