Dune con la posidonia per difendere l’arenile e la riserva naturale dei Tomboli di Cecina

Il Comune di Cecina ha avviato un progetto anti-erosione costiera con la realizzazione di dune di posidonia, a difesa dell'arenile e della riserva naturale biogenetica dei Tomboli di Cecina. Le dune hanno resistito con successo alle mareggiate, confermando la loro efficacia nel proteggere la costa.

MARINA DI CECINA (Livorno)

Dune di posidonia per combattere l’erosione costiera. E’ il progetto che il Comune di Cecina ha avviato pochi mesi fa nel tratto di costa compresa tra il porto e lo stabilimento balneare Verde Riviera: un intervento da circa 80mila euro che ha portato alla realizzazione di dune di

posidonia con funzione anti-erosiva, a difesa dell’arenile e della riserva naturale biogenetica dei Tomboli di Cecina. Il materiale vegetale spiaggiato fornisce alla flora e alla fauna costiere un’elevata quantità di nutrienti e consolida gli arenili limitando il processo di erosione,

soprattutto nel periodo invernale quando sono più frequenti le mareggiate. Tale

funzione di protezione diventa ancora più significativa quando l’accumulo naturale sulla spiaggia emersa porta alla formazione di dune che possono raggiungere i due metri di altezza e svilupparsi per centinaia di metri lungo il

litorale.

"Si tratta di misure e interventi per il controllo e la difesa della linea di costa -

dichiara il Commissario prefettizio Vincenza Filippi - con particolare attenzione agli effetti attesi dei cambiamenti climatici e dell’innalzamento del livello marino e con i principi della gestione integrata delle zone costiere".

Le dune sono state messe alla prova durante le eccezionali mareggiate dei mesi scorsi quando raffiche di libeccio fino a 90 chilometri orari e onde fino a quattro metri, hanno attraversato la spiaggia arrivando fino alle dune ricostruite che hanno assorbito l’energia del vento e del mare proteggendo le aree retrostanti.