Elba, visto dalle telecamere mentre ruba un portafoglio e riga un Suv: 5mila euro di danni

L’uomo era già stato arrestato dai carabinieri a dicembre per altri reati

Porto Azzurro (Isola d’Elba), 24 marzo 2023 – Un vero e proprio collezionista di reati è stato denunciato dai carabinieri all’Isola d’Elba. Vecchia conoscenza, perché già a dicembre 2022 i militari di Porto Azzurro lo avevano arrestato in flagranza di furto e indebito utilizzo di carte di pagamento.

Pochi giorni prima gli stessi militari lo avevano denunciato per ricettazione, rimozione dei sigilli e possesso ingiustificato di chiavi alterate e nei suoi confronti era stato eseguito un sequestro di un ingente quantitativo di refurtiva del valore di diverse miglia di euro: attrezzatura edile, portafogli di marca, decine di carte di credito e bancomat, documenti di identità ed assegni in bianco, tutti oggetto di furti perpetrati sia sul territorio elbano che sulla terraferma.

Il furto
Il furto

Oggi emerge un nuovo filone di indagine a carico dell’uomo: stavolta l’uomo è stato denunciato perché gravemente indiziato di ricettazione, furto e danneggiamento, reati commessi prima del suo arresto. Oltre ad essere stato trovato in possesso di una bicicletta del valore di circa 500 euro provento di furto, è stato individuato quale presunto autore di un furto commesso in estate ai danni di una venditrice ambulante: le telecamere del sistema di videosorveglianza comunale

avevano immortalato un uomo che, con destrezza e indossando una mascherina che lo

travisava parzialmente, si era impossessato di un portafogli approfittando di un momento di

distrazione della proprietaria che stava servendo una cliente; ripercorrendo gli spostamenti

del ladro e analizzando le immagini, i carabinieri lo hanno individuato e denunciato. Stessa procedura è stata adottata per il danneggiamento di un’auto in sosta: verosimilmente rancoroso

nei confronti del proprietario del veicolo per motivi pregressi, l’uomo ha rigato un Suv

posteggiato in luogo isolato, causando un danno di circa 5mila euro. Nonostante la scarsa qualità delle immagini, una serie di riscontri incrociati dei carabinieri ha consentito l’individuazione del vandalo.