Fumata nera al tavolo regionale Palumbo, restano i licenziamenti

Dall’azienda non sono arrivati segnali positivi per i 35 lavoratori "Posizione incomprensible"

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Fumata nera ieri al tavolo regionale di crisi richiesto dal Comune di Livorno e dai lavoratori della Iss Palumbo. Era stato chiesto dopo che l’azienda, che all’interno della raffineria Eni si occupa di stoccaggio, logistica e movimentazione dell’olio Eni, aveva annunciato a dicembre l’apertura della procedura di licenziamento collettivo per i suoi 35 dipendenti. Dall’incontro, al quale hanno partecipato un videoconferenza la Regione il Comune di Livorno, le organizzazioni sindacali e la Palumbo, non sono arrivati segnali positivi "perché – dichiara l’assessore al lavoro del Comune Gianfranco Simoncini – l’azienda non intende ritirare la procedura di licenziamento. Una posizione che non trova giustificazioni alla luce dei bandi emanati da Eni per la gestione di quei servizi che la Iss Palumbo ha in appalto fino al 31 gennaio prossimo". "Occorrerà attendere come andranno le gare, pertanto ad oggi la procedura di licenziamento collettiva risulta priva di fondamento" osserva Simoncini. "Al termine dell’incontro, proprio per queste ragioni, abbiamo congiuntamente richiesto, Regione, Comune e organizzazioni sindacali all’azienda di riflettere ulteriormente sulle proprie decisioni anche per evitare un acuirsi del conflitto sociale. Così al termine dell’incontro Regione, Comune e organizzazioni sindacali hanno chiesto all’azienda di riflettere ulteriormente sulle proprie decisioni anche per evitare l’acuirsi del conflitto sociale".