Green pass e portuali, Livorno all'opposto di Trieste: "Qui pochi no vax"

"Per noi la vaccinazione è il rimedio alla pandemia"

Il latitante operava anche nel porto di Livorno

Il latitante operava anche nel porto di Livorno

Livorno, 13 ottobre 2021 - Livorno non è Trieste, anzi "nel porto la quota dei non vaccinati è molto bassa: se facessero una sorta di levata di scudi resterebbe operativo". Lo spiega all'agenzia Dire il segretario cittadino della Filt Cgil, Giuseppe Gucciardo, il sindacato più rappresentativo tra i portuali.

"Da noi la questione ideologica è diametralmente opposta a quella di Trieste, non abbiamo quel tipo di tensione". E spiega: "Non è che non abbiamo avuto nessun tipo di riflessione sul merito. Le discussioni ci sono state, però alla fine ha prevalso il pragmatismo: per noi la vaccinazione è il rimedio alla pandemia. E i portuali livornesi in maggioranza hanno accolto e sostenuto questo tipo di riflessione".

Certo, sul green pass da esibire per accedere ai luoghi di lavoro, non mancano i problemi: "Ad oggi permangono criticità di carattere operativo". Così dopo il 15 ottobre "dovremo capire un po' tutti come assestarci". E resta il nodo della quota 'no vax': "Stiamo gestendo la situazione con il dialogo tra i lavoratori e le imprese. Non è facile, però c'è una discussione onesta, leale, che ci auguriamo possa trovare anche una sua composizione".