“Il farmacista mi ha salvato la vita: ero debilitato dalla forte anemia e non riuscivo più a chiedere aiuto. Sono vivo grazie a lui”

Livorno, la storia a lieto fine di Riccardo Panessa, 86 anni, e del dottor Marco Ceraudo della farmacia Santa Giulia

Riccardo Panessa 86 anni ex spedizioniere in pensione e il giovane farmacista il dottor Marco Ceraudo

Riccardo Panessa 86 anni ex spedizioniere in pensione e il giovane farmacista il dottor Marco Ceraudo

Livorno, 22 ottobre 2023 – In questa storia, un farmacista ha salvato la vita a un suo cliente che, per una grave anemia, ha rischiato conseguenze molto serie. L’incredibile sensibilità e umanità del farmacista, il dottor Marco Ceraudo, ha permesso a Riccardo Panessa, 86 anni, ex spedizioniere in pensione che vive da solo, di risolvere un serio problema di salute che gli poteva essere fatale.

Tutto ha avuto inizio a settembre quando il signor Panessa, disperato, ha telefonato alla farmacia Santa Giulia per chiedere assistenza. In servizio c’era il dottor Ceraudo.

"Ha fatto bene a rivolgersi a noi – ci racconta il dottor Ceraudo – perché quando ho parlato al telefono con Panessa, ho capito che bisognava intervenire rapidamente. Così mi sono recato a casa sua e ho effettuato un prelievo di sangue. Ho portato il campione nel nostro laboratorio. Il referto ha confermato i miei timori: l’emoglobina era molto bassa, segno che il paziente aveva una grave anemia. L’ho chiamato per informarlo, ma lui era debole e non era in grado di fare nulla. Le sue condizioni erano così compromesse che non era in condizione di camminare. Quello che mi ha allarmato di più, è stato constatare che vive da solo". A quel punto il dottor Caraudo temendo il peggio, ha allertato il 118, dopo aver spiegato a Panessa la gravità della situazione per la quale si rendeva necessario il ricovero in ospedale. Mentre aspettavano l’ambulanza "Panessa è svenuto. – prosegue il dottor Cerasudo – I soccorritori hanno preso in carico Panessa e lo hanno trasportato al pronto soccorso, dove è stato sottoposto a trasfusioni che gli hanno salvato la vita".

Un paio di giorni dopo Panessa ha chiamato il suo ’angelo custode’ alla farmacia Santa Giulia per ringraziarlo. Ieri, ristabilito finalmente, Panessa si è recato in farmacia per fare altri controlli e ha colto l’occasione per salutare di persona il dottor Ceraudo con un abbraccio commosso. Grazie alla dedizione al suo mestiere e al prossimo di questo farmacista, Riccardo Panessa si è salvato e tra lui e il dottor Ceraudo è nato un legame indissolubile. "La mia condizione era così compromessa – racconta Panessa – che non ero più in grado di reagire e nemmeno chiedere aiuto. L’unica cosa è che ho fatto, è stato chiamare la farmacia Santa Giulia dove mi ha risposto il dottor Ceraudo, al qualo sarò sempre grato".

di Monica Dolciotti