Il ministro: “Arriva il gas, stop al carbone. Piombino ci permetterà di ridurre subito l’impatto"

Giovedì sera la prima gasiera in porto, poi gli ultimi test per gli impianti. Pichetto Fratin disegna un futuro con fonti meno impattanti

Maran Gas Kalymnos

Maran Gas Kalymnos

Piombino (Livorno), 1 maggio 2023 – Ormai la nave gasiera Kalymnos si trova a poche miglia dal porto di Piombino. Ieri pomeriggio era arrivata all’altezza di Roma. L’entrata in porto a Piombino per rifornire la rigassificatrice Golar Tundra è però fissata fra la tarda serata e la notte fra il 4 e il 5 maggio.

La gasiera rallenterà e resterà alla fonda in attesa della data concordata per la manovra. Nel pomeriggio del 4 maggio sarà possibile vederla al largo di Piombino. Poi, una volta salpato l’ultimo traghetto per l’Elba, ci sarà l’ingresso in porto come previsto dalla procedure di sicurezza, secondo il protocollo che fu già attuato in occasione dell’arrivo della Golar Tundra.

(Clicca qui e rivedi il nostro speciale del 19 marzo sull’arrivo della Golar Tundra).

Infatti, per evitare qualsiasi rischio di interferenze con il traffico passeggeri, le prescrizioni relative all’autorizzazione del rigassificatore stabiliscono che sia la Golar Tundra che le gasiere potranno manovrare solo di notte.

La manovra

Del resto si tratta di navi di grandi dimensioni. La Kalymsos misura 295 metri di lunghezza e 46 di larghezza (praticamente uguale alla Golar Tundra) e sarà accompagnata da quattro rimorchiatori per l’ormeggio a fianco della nave rigassificatrice sulla banchina Est della darsena Nord del porto.

La manovrà sarà eseguita dopo le 23. Prima ci sarà la salita a bordo del chimico del porto, poi del pilota e dopo tutte le verifiche avverrà l’ingresso a velocità di 1-2 nodi.

Il carico

La Kalymnos è partita il 28 aprile da Dumyat, in Egitto. La nave metaniera noleggiata da Eni, che si è aggiudicata il primo carico per il commissioning (ovvero la fase dei test che anticipa l’avvio della fase commerciale), trasporta un carico di circa 170.000 metri cubi di Gnl (equivalenti a 105 milioni di metri cubi di metano) che saranno scaricati in due fasi. I test dureranno una ventina di giorni e serviranno per verificare gli impianti per la rigassificazione e i sistemi di bordo. E anche i collaudi che possono essere fatti solo in presenza della gasiera per ottenere così le ultime certificazioni.

Il ministro

"Io sono convinto che potremo abbandonare il carbone entro quest’anno e il gasolio entro al massimo il 2025". Lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, intervenendo alla scuola di formazione politica della Lega, a Milano. "Venerdì prossimo – spiega –  entrerà in funzione la nave rigassificatrice di Piombino, l’anno prossimo quella di Ravenna. E poi ne aggiungeremo un’altra. Questo significa protezione di sicurezza. Nel frattempo però bisogna andare avanti. E credo che dovremo progressivamente abbandonare le fonti fossili".