“Il mio cagnolino Thor è vivo per miracolo”

Ancora un’odissea all’isola d’Elba per trovare un veterinario. Il drammatico racconto della proprietaria di un jack russell

Il cagnolino Thor

Il cagnolino Thor

Portoferraio (Isola d’Elba, Livorno), 12 novembre 2023 – Thor, il cane di Cristina Zecchini, è vivo per miracolo.

L'odissea risale al 7 novembre scorso a Porto Azzurro ed è iniziata quando il jack-russell è stato investito all'isola d'Elba. Cristina ha iniziato le vane disperate ricerche per trovare un veterinario disponibile. Dopo molte telefonate a vuoto un professionista ha risposto.

“Io piangevo disperata con il cane in braccio che perdeva sangue ovunque” - ha raccontato la trentenne piombinese che vive a Porto Azzurro dove insegna ginnastica - “Spiego l'accaduto, gli dico che è una cosa urgente perché il cane è stato investito e lui cosa mi risponde: ‘mi dispiace non sono reperibile’.”

Alla fine un veterinario di buon cuore che si è alzato dal letto e ha salvato Thor, Cristina è riuscita a trovarlo. Il medico campese ha stabilizzato il quadro clinico dell’animale per consentire il trasferimento con il primo traghetto disponibile, alle 5 di mattina, in una clinica veterinaria di Cecina. Ora sta meglio.

Il cagnolino Thor
Il cagnolino Thor

Purtroppo di tratta solo dell’ennesimo caso di un animale che non trova assistenza all’isola d’Elba, ricordiamo uno per tutti, lo straziante caso di Oscar, il cane di Sara Marchiani morto per mancata assistenza lo scorso aprile. Dei 6/7 professionisti presenti sullo scoglio, uno ha dato ufficialmente la sua disponibilità, ma da solo può fare ben poco. Intanto il progetto del canile c’è prosegue a rilento. I soldi ci sono ma forse non bastano.

I comuni elbani hanno garantito circa 350mila euro e 600mila euro arrivano dalla Regione con uno stanziamento approvato il 28 giugno scorso. Strada facendo i costi lievitano e i lavori potrebbero svolgersi in lotti separati: in primis il canile comprensoriale dotato anche di una pensione animali, la clinica attrezzata aperta h24 e gli impianti di acque reflue. Poi la foresteria per i medici dal continente.

di Valerie Pizzera