Incarichi nella scuola con l’algoritmo: insegnante rinuncia a dieci ore per 700 euro

Il 15 settembre si torna in classe. Ma anche a Livorno e provincia non mancano i problemi

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Livorno, 8 settembre 2023 – Il 15 settembre suonerà la prima campanella del nuovo anno scolastico anche in Toscana. A Livorno in provincia come altrove non mancano i problemi. Un algoritmo governa l’assegnazione degli incarichi, fatte salve le indicazioni di ogni docente per le preferenze territoriali e una minima base oraria.

Alla fine l’infernale meccanismo adottato per dare gli incarichi nelle scuole dell’infanzia (e primarie), con un meccanismo da roulette russa, spara le assegnazioni: a qualcuno va bene, ad altri no. Perché? Ce lo racconta una insegnante di scuola dell’infanzia che vive a Livorno e che a luglio ha ripresentato domanda per l’assegnazione di un incarico annuale. "Nel rinnovo della domanda ho inserito anche la disponibilità per l’orario base dalle 10 ore in su per avere più probabilità. Facendo così però può andare male come è accaduto a me".

Cosa è successo all’insegnante che ha contattato "La Nazione”?

"Sono stata chiamata per un contratto a tempo determinato a Cecina in una scuola statale dell’infanzia per 10 ore settimanali e il completamento dell’orario fino a 25 ore sarebbe stato possibile solo accettando eventuali altri incarichi a Piombino e a San Vincenzo. Con sole 10 ore lo stipendio mensile è di 700 euro. Se si accertano possibili altri incarichi per completare il monte ore, lo stipendio arriva appena a 1400 euro. Se si vive a Livorno, o anche a Cecina il costo della trasferta è a nostro carico. Quanto ci resta in tasca a fine mese? Una miseria". Così la nostra insegnate ha dovuto rinunciare a Cecina e accettare di restare a Livorno in una scuola privata "con 31 ore la settimana per uno stipendio di 1400 euro a fronte di un orario dalle 8 alle 16 e una pausa al giorno di massimo 40 muniti".

di Monica Dolciotti