VALERIE PIZZERA
Cronaca

Isola d’Elba invasa dalle meduse blu. Spiagge ricoperte dalle piccole velelle

Un fenomeno non nuovo (e innocuo) ma che colpisce sempre

Una foto scattata il sabato di Pasqua che mostra la spiaggia ricoperta dalle piccolissime meduse di colore blu

Una foto scattata il sabato di Pasqua che mostra la spiaggia ricoperta dalle piccolissime meduse di colore blu

Portoferraio (Isola d'Elba), 31 marzo 2024 - Dopo le invasioni di alcuni giorni fa lungo la costa della Liguria, le velelle sono state avvistate sui litorali dell’isola d’Elba. Sono venute ad annunciare, come le rondini, l’arrivo della primavera, ma non ancora il tanto agognato sole, atteso dai molti turisti sbarcati per il week end di Pasqua. Purtroppo la festività quest’anno è arrivata in anticipo, con molte strutture ricettive ancora chiuse e il meteo avverso, ma inaspettatamente l’afflusso c’è stato. Visitatori che, già sciabordati ben bene sui traghetti, hanno formato lunghe code agli sbarchi sotto un cielo plumbeo e un vento sferzante.

Con l’inizio della stagione calda, le velelle si spostano in massa trascinate dalle correnti. E proprio per il mare grosso di questi giorni, hanno tinto di blu le spiagge dell’isola. Sono state avvistate arenate a banchi sugli arenili di Barbarossa e della la Pianotta (Porto Azzurro), di Ortano (Rio) e nel porto e sulla spiaggia di Marina di Campo. Sono graziose le "barchette di San Pietro", così chiamate perché hanno la forma di un dischetto ovale dal diametro che può andare dai 4 ai 7 centimetri, e sono dotate di una cresta verticale che sembra una vela di un minuscolo scafo, da cui appunto il nome "velella". Il curioso colore blu, invece, fornisce loro una schermatura alla luce ultravioletta. Si tratta di animali coloniali del gruppo degli idrozoi che si associano tra loro fino a formare un unico gigantesco corpo blu che si estende anche per decine di metri. È un "bloom", una grande colonia galleggiante di polipi che produce piccole meduse. Le "medusine" si dirigono in profondità per la riproduzione sessuale dove generano nuove velelle. Nonostante il loro "imparentamento"con le meduse, non sono urticanti per l’essere umano. Lo spiaggiamento per noi non ha conseguenze dannose, perché sono innocue, salvo però il cattivo odore che emanano decomponendosi.