
Livorno, 23 marzo 2023 – Gli adolescenti livornesi hanno conquistato un triste primato nel 2022: la maglia nera per la percentuale di incidenti stradali (il 20% sul totale, mentre il dato toscano è del 12% e italiano dell’8%). L’11,4% dei giovani tra 15 e 19 anni (l’8,3 sono minorenni) ha ammesso di aver guidato auto o scooter dopo aver consumato alcol e stupefacenti: è il doppio rispetto al resto d’Italia (5,8%). Le ragazze si stanno uniformando al dato dei maschi per consumo di alcol e droga. Primeggiano rispetto ai maschi negli eccessi.
Sono questi i dati preoccupanti dello studio Espad (la ricerca dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr sull’uso di alcol, tabacco e sostanze psicotrope legali e non tra gli studenti dai 15 e i 19 anni), illustrati dalla dottoressa Sabrina Molinaro del Cnr di Pisa - Istituto di Fisiologia Clinica. Li ha resi noti durante la presentazione del corso gratuito di formazione legato al progetto #Saiassai del Comune di Livorno.
Lucia Mancino, responsabile Serd.D Livorno (per le dipendenze), spiega che “oggi il consumo di sostanze stupefacenti non si lega più alla marginalità sociale, ma è diffuso in modo trasversale tra le classi sociali, effetto della normalizzazione del consumo di droga sia saltuario, sia abituale”.
Ha fornito un altro dato allarmante: "A molti giovani a Livorno è stata sospesa la patente per guida sotto effetto di sostanze stupefacenti”.
Alla presentazione del corso per il progetto #Saiassai del Comune c’era anche il vice questore Alfredo Matteucci, che ha voluto mettere l’accento sulla necessità di “lavorare con i ragazzi sempre più giovani, perché quelli più grandi sono già più strutturati per cui diventa complesso far passare certi messaggi che puntano a inculcare la conoscenza dei danni correlati all’uso di alcol e droghe che iniziano oggi più precocemente rispetto al passato”.
La vice prefetto Valentina Pezone gli ha fatto eco: “Sono d’accordo. Infatti la Prefettura sostiene con convinzione il progetto #Saiassai del Comune di Livorno e il corso che stiamo presentando perché hanno finalità preventive che condividiamo. Come il fatto che protagonisti in questo processo formativo saranno i giovani che poi opereranno a diretto contatto con i giovani”.
M. D.