Livorno, 6 maggio 2024 – “Saluto i cittadini di Livorno e Collesalvetti che da tempo attendono la bonifica dei territori più inquinati. Preghiamo per loro”.
Parola di Papa Francesco, che ieri nel post Regina Coeli ha salutato i cittadini di Livorno e Colle in diretta mondiale dalla finestra del suo studio del Palazzo Apostolico. Una cosa del genere non era mai successa per le nostre comunità. La notizia ha fatto il giro di Livorno e dintorni in un lampo, destando sorpresa e commenti positivi, ma anche la speranza che, dopo tale autorevole intervento, “la politica – i commenti ieri a Livorno – si muova una volta per tutte per risolvere il problema delle bonifiche dei siti industriali”.
Il vescovo di Livorno, monsignor Simone Giusti: “Quelli del Papa sono auspici bellissimi che spero muovano il Ministero dell’’Ambiente a stanziare le risorse per le bonifiche che il territorio non ha”.
C’è chi giura che dietro questo intervento del Papa ci sia la mano del movimento Magliette Bianche, che ha sede in tutti i territori industriali classificati Sin (Sito di interesse nazionale), dove sono previste azioni di bonifica, che però “là dove sono state avviate procedono lentamente. – sostengono le Magliette Bianche – A Livorno e Collesalvetti non risulterebbe sia stato stato fatto ancora nulla di rilevante, salvo le bonifiche da amianto”.
Il movimento Magliette Bianche per più domeniche consecutive si è presentato a Roma per l’Angelus con uno striscione. Lo ha fatto anche a fine dicembre 2023. Ieri, l’ultima volta, ha esposto uno striscione con scritto: “Auspichiamo le bonifiche dei siti Sin” tra i quali anche “Livorno e Collesalvetti”.
Le Magliette Bianche sabato sono intervenute a dare manforte alla Associazione Livorno Porto Pulito durante la manifestazione in piazza Grande a Livorno, contro le maleondoranze che da marzo sono state avvertite in tutta la città più volte. E sulle quali, dichiarandolo a ’La Nazione’, l’assessore all’ambiente del Comune Giovanna Cepparello ha preso l’impegno a “riunire il tavolo congiunto con le istituzioni competenti (Comune, Arpat, Usl, Vigili del Fuoco e Capitaneria di Porto) per individuare la fonte, o le fonti delle emissioni odorigene che io stessa ho avvertito”.
Monica Dolciotti