La sfida all’occupazione: accordo da 60 milioni di euro tra Industriali e Banco Bpm

E’ stato firmato ieri e interessa l’area di Livorno e quella di Massa Carrara. L’obiettivo è reindustrializzare la fascia costiera e creare posti di lavoro

(Da sinistra, Umberto Paoletti, Luca Salvetti, Piero Neri, Marco Giorgio Valori, Samuele Picchioni e Francesco Puja)

(Da sinistra, Umberto Paoletti, Luca Salvetti, Piero Neri, Marco Giorgio Valori, Samuele Picchioni e Francesco Puja)

Livorno, 7 dicembre 2023 – Attirare nuove industrie, possibilmente manifatturiere ma non solo, nell’area costiera di Livorno e di Massa Carrara, con un fondo di 60 milioni di euro immediatamente disponibile a supporto della loro localizzazione: il tutto con preferenza per iniziative legate alla transizione energetica, ma anche alla creazione di posti di lavoro.

E’ questo l’impegno sottoscritto ieri dalla direzione tirrenica del Banco BPM- Banca Popolare Milano- con la presidenza di Confindustria Livorno/Massa Carrara nella persona del cavaliere del lavoro dottor Piero Neri. Per la banca ha firmato Marco Giorgio Valori, responsabile della direzione tirrenica. Alla storica firma ha assistito anche il sindaco di Livorno Luca Salvetti, dando così un significato ulteriore all’impegno di valorizzare le aree della cintura urbana un tempo industrializzate ed oggi abbandonate o addirittura compromesse, come l’ex sede della Trw - recentemente acquistata dal Gruppo Fratelli Neri – dove venivano costruiti sistemi elettrici per l’automotive. E dove ci sarebbero già interessamenti- ha sottolineato il presidente Piero Neri- di almeno una mezza dozzina di imprese «sia nazionali che straniere» per insediamenti produttivi.

«Quello di oggi è un importante passo avanti - ha dichiarato Piero Neri - nel progetto Tuscany Reshoring Work, per la reindustrializzazione di quella periferia portuale e urbana che è l’ex stabilimento Trw; una location interessante sia per la vicinanza al porto ed al nodo autostradale, sia per quanto il Comune di Livorno ha già pianificato in termine di infrastrutture. Il fondo messo a disposizione da BPM- ha continuato - potrà favorire progetti di reindustrializzazione e di transizione digitale ed energetica anche delle attività produttive nel territorio di Massa Carrara dove possiamo contare su un sistema articolato e diversificato che va dalla nautica all’acciaio, dalla chimica al lapideo, dall’oil&gas all’automotive fino alla logistica marittimo-portuale».

Il campo sembra aperto a tutte le iniziative che possono valorizzare il territorio e creare forze di lavoro: piccole e medie imprese, alto artigianato, esternalizzazioni, anche fiere e rassegne. E Marco G.Valori della banca BPM ha aggiunto: «Livorno e Massa Carrara sono aree dove c’è un grande potenziale di crescita, dove operano anche aziende innovative».

Da parte del sindaco di Livorno è arrivato il ringraziamento sia a Confindustria che alla banca BPM per questo «passo decisivo per il futuro della nostra regione», con l’impegno di dare la massima collaborazione per facilitare insediamenti che guardino specie alla sostenibilità ambientale e alla produzione di energia da fonti rinnovabili. L’impegno della BPM per la disponibilità di 60 milioni di euro (ed oltre se necessario, ha specificato Valori) cade su un territorio che conta 350 aziende iscritte a Confindustria con oltre 60 mila dipendenti, un terzo delle quali per l’area di Massa Carrara e il resto per quella livornese.