Legambiente: “Rigassificatore di Piombino, la nostra battaglia non finisce ora”. E l’Usb integra la denuncia al governatore Giani

Bruschi e Ferruzza: “Si vince se rivoluzioniamo la politica energetica”

La nave rigassificatrice Golar Tundra in banchina a Piombino (Foto Alessio Novi)

La nave rigassificatrice Golar Tundra in banchina a Piombino (Foto Alessio Novi)

Livorno, 23 marzo 2023 – La battaglia contro il rigassificatore di Piombino e contro tutti gli impianti per le energie fossili che il governo vuole installare non finisce con l'approdo della nave Golar Tundra nel porto. Non finisce perché non è una battaglia solo piombinese ma “si tratta di una battaglia di lungo periodo sulle scelte del Governo” in materia di energia.

Così Adriano Bruschi, presidente Legambiente Piombino, Val di Cornia. "Si vince se riusciamo davvero a rivoluzionare la politica energetica - aggiunge in una nota - per fare in modo che le priorità strategiche siano: risparmio energetico, efficientamento del patrimonio edilizio, delle produzioni e dei consumi energetici nei trasporti, oltre all'affermazione massiva dell'impiantistica da fonti rinnovabili. Solo in questo caso, i rigassificatori diventeranno obsoleti, superati oggettivamente da una realtà in costante movimento”.

Per Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana, "le potenzialità del risparmio, dell'efficientamento e delle produzioni rinnovabili sono enormi e non richiedono tempi lunghi. Il problema sta tutto nella volontà politica di incentivare questa transizione e abbandonare le fonti fossili in ogni settore: nelle costruzioni, nella rigenerazione degli spazi pubblici, nei comparti industriali, in agricoltura, infine, nei trasporti”.

"Al di là del risultato dei ricorsi al Tar - sottolinea Legambiente -, avvenuto in una situazione di legislazione emergenziale, rimane fondamentale la pressione verso il governo e le istituzioni per una svolta verso le fonti pulite. Serve una vera transizione verso una società più equa e sostenibile, che produca più ricchezza consumando meno risorse e riciclando il più possibile”.

Il fronte del sindacato

E intanto il sindacato di base Usb di Livorno, attraverso l'avvocato Vincenzo Perticaro, ha presentato ieri alla procura livornese una nuova integrazione di denuncia sul rigassificatore di Piombino e sulle parole del presidente della Regione Toscana, e commissario per l'opera, Eugenio Giani.

Usb giudica, spiega una nota, "sconcertanti le dichiarazioni del commissario straordinario Giani il quale ha detto che 'anche se sarà accolto il ricorso del Comune, la nave non si fermerà' e che se sarà accolto il ricorso 'la nave sarà già in funzione e quindi continuerà ad andare”.

"È gravissimo - aggiunge l’Usb - che tali considerazioni vengano formulate dal presidente della Regione il quale così affermando istiga pubblicamente, e per giunta in veste di pubblico ufficiale, la non applicazione di un provvedimento giurisdizionale. Le sue affermazioni fanno intendere che è stato già tutto deciso. Invero, codesto sindacato si è rivolto al Tar e alla procura di Livorno perché confida e rispetta il ruolo della magistratura a prescindere dalla posizione manifestata dal presidente della Regione Toscana”.

Pertanto "con l'integrazione della denuncia è stato chiesto alla procura di valutare anche i profili penali che emergono dalle dichiarazioni di Giani”.