Livorno ha una nuova questora, la dottoressa Stellino: “Ascolterò i cittadini, sono i sensori della realtà” / Video e foto

L’insediamento: “Il rapporto con la gente è fondamentale, e anche le critiche possono essere costruttive”. Viene da Ravenna, dove c’è il rigassificatore

Giuseppina Maria Rita Stellino, questora di Livorno (Foto Novi)

Giuseppina Maria Rita Stellino, questora di Livorno (Foto Novi)

Livorno, 15 maggio 2023 – Da oggi la dottoressa Giuseppina Maria Rita Stellino è la nuova questora di Livorno. Prende il posto di Roberto Massucci, passato a Verona.

“Il controllo del territorio è fondamentale – ha detto la dottoressa Stellino al suo insediamento -: i cittadini sono i sensori principali della realtà ed è importantissimo dare ascolto anche alle critiche che possono essere costruttive. Vengo da Ravenna che ha il rigassificatore, si affronteranno le questioni nel momento in cui si presenteranno. I reati informatici sono la nuova frontiera del crimine, che in questa forma è particolarmente invasivo”.

La dottoressa Stellino aveva coperto il ruolo di questora prima a Oristano e poi a Ravenna, da dove proviene. Nata a Busto Arsizio (Varese) nel 1963, ha conseguito la maturità classica a Sassari per proseguire gli studi all'ateneo sassarese dove si è laureata in Giurisprudenza.

Stellino è entrata a far parte dei ruoli della Polizia di Stato nel 1990, dopo aver vinto il concorso per vicecommissario. Nel 2014 è stata nominata vicario del questore di Nuoro, per poi essere promossa, nel 2019, alla qualifica di dirigente superiore. Dal 26 marzo 2019 ha diretto la questura di Oristano fino al 28 febbraio 2021, successivamente fino al 14 maggio la direzione della questura di Ravenna. «Ringrazio il capo della polizia - ha detto Stellino - per avermi concesso una sede prestigiosa e delicata come Livorno e ringrazio il mio predecessore che ha fatto molte cose sia all'interno che all'esterno della questura». 

La nuova questora, prima donna a rivestire questo ruolo a Livorno, ha posto l'attenzione della sua azione in particolare su due punti, le fasce deboli con le truffe agli anziani, e la violenza di genere, senza tralasciare ovviamente il controllo del territorio e tutto il resto dell'attività.