Francesco Ingardia
Cronaca

Livorno, il sindaco Salvetti punta al bis: “La città sulla via della crescita, vogliamo continuare il lavoro”

L’annuncio del primo cittadino uscente in un affollato Teatro dei 4 Mori

Livorno, il sindaco Salvetti annuncia la sua ricandidatura (Foto Novi)

Livorno, il sindaco Salvetti annuncia la sua ricandidatura (Foto Novi)

Livorno, 25 febbraio 2024 – Luca Salvetti a caccia del secondo mandato da sindaco. La corsa per il bis a Palazzo Civico è partita ufficialmente al Teatro 4 Mori, quando mancano meno di 120 giorni alla tornata amministrativa dell’8-9 giugno. Davanti a una platea del teatro cittadino gremita il sindaco uscente ha lanciato la sfida ai candidati avversari: alla sua destra, Alessandro Guarducci, sostenuto dalla coalizione formata da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Noi Moderati, Azione, più la lista civica dell’ex giornalista ‘Livorno Torna Grande’; alla sua sinistra, Valentina Barale, capogruppo in consiglio comunale in quota Buongiorno Livorno e candidata a sindaco della formazione del Primo Polo (Movimento 5 Stelle, BL, Rifondazione, Orizzonti Comuni, Possibile Livorno). 

Attualmente gli altri candidati sindaci della città sono Carlo Mazzerbo per Prospettiva Livorno (lista civica schierata a sinistra con a capo l’ex direttore delle carceri di Gorgona e Piombino), il medico Giovanni Pezone con la lista civica sovranista Rinascita Toscana e infine Lorenzo Cosimi per il Partito Comunista Italiano.

Presenti ai 4 Mori i massimi vertici regionali, il governatore Eugenio Giani e il presidente del consiglio Antonio Mazzeo, il consigliere Pd Francesco Gazzetti, e naturalmente gli alleati in coalizione di Salvetti. Una coalizione di centro sinistra a più gambe: Pd, Sinistra Italiana, il Polo dei Riformisti per il Futuro (Italia Viva, +Europa, Psi, Lde), Livorno Civica, Europa Verde.  Il sindaco uscente ha tenuto un discorso ripercorrendo «le mille cose fatte, le mille da completare, le mille da sognare per la Livorno 2030», con tanto di video che mostra i momenti cruciali della legislatura alla guida del Comune di Livorno.  Queste le sue parole: «E’ una delle più grandi emozioni provate fino a questo momento - ha detto Salvetti -, essere qui e vedere riempito un teatro da 600 posti. Quando iniziammo il nostro viaggio eravamo una quarantina in una bellissima cantina lungo i fossi. Ne abbiano fatta di strada in 5 anni. Finalmente Livorno ha imboccato la via della crescita, del rilancio, della trasformazione, rispetto a una città che nel 2019 era in piena crisi economica, arrabbiata con se stessa e col resto del mondo. Oggi chi ci osserva da fuori, e sono tanti, avverte in maniera chiara il cambiamento, compreso chi vive nella nostra città». E qui la sfida per la riconferma a sindaco: «La prossima legislatura proporrà la possibilità di continuare un lavoro di programmazione iniziato dalla mia giunta. E’ dal 2009 che un'amministrazione comunale non ha la possibilità di finire ciò che ha iniziato tramite un secondo mandato. Ben 14 anni in cui si sono susseguite amministrazione che hanno dovuto ricominciare da zero, e alcuni dei miei predecessori in particolare hanno fatto davvero poco per Livorno. L’occasione di giugno è una di quelle che non ci possiamo assolutamente permettere di perdere. E lo faremo con un gruppo di lavoro affiatato e coeso, fatto da anime socialiste, democratiche, riformiste, ambientaliste, forze di sinistra e civiche, guidato dai principali linee della costituzione: rispetto del lavoro, uguaglianza, senso di comunità e dell’antifascismo. Una matrice irrinunciabile della nostra città, specialmente alla luce di quanto stiamo vedendo negli ultimi giorni». Nella parte restante del discorso il sindaco ha ripercorso le tappe, progetti, investimenti e «risultati» ottenuti in questi anni, snocciolando quartiere per quartiere esempi, numeri, dati e statistiche, a conferma «della bontà del lavoro svolto dalla giunta», includendo anche frecciate e riferimenti critici al sindaco predecessore Nogarin (5Stelle) e quello aspirante della destra Guarducci, segno che davvero la campagna elettorale può dirsi cominciata. «Adesso usciamo da qui e andiamo a conquistarci un grande risultato», così ha concluso il discorso Luca Salvetti, sotto gli scroscianti applausi delle persone in sala.