Malamovida a Livorno, la stretta del questore: "Controlli più efficaci ma discreti"

Tavolo tecnico voluto da Stell ino su via Cambini: "Se la situazione non migliora servirà ordinanza del sindaco"

Il questore di Livorno Giuseppina Maria Rita Stellino

Il questore di Livorno Giuseppina Maria Rita Stellino

Livorno, 20 aprile 2024 – Si procede a piccoli passi. Ma decisi(vi). Una soluzione va trovata, ma che sia di compromesso: da un lato tutelando le esigenze lavorative dei commercianti, dall’altro quelle dei residenti tra via Roma e via Cambini rispetto allo svago in notturna di millennials e Gen Z. A patto che non quest’ultimo non diventi malamovida in pieno centro cittadino, a danno della comunità intera. Il tavolo tecnico convocato ieri mattina dal questore Stellino è andato in questa direzione: un’operazione graduale ma puntuale di moral suasion con misure specifiche auspicabilmente risolutive rispetto a criticità cronicizzate, aggravatesi da marzo a questa parte. "Fermo restando che ci sono dei punti fermi, come lo stop della musica scoccata la mezzanotte su disposizione del regolamento comunale, altrimenti scatta la sanzione, i controlli congiunti anche con la polizia locale continueranno, anche rispetto al monitoraggio dei parcheggi tramite strumentazione in grado di registrare le targhe".

Il questore garantisce che i controlli saranno "discreti ma efficaci". Vuoi anche per la presenza al tavolo di ieri dei tecnici di Arpa, che saranno impegnati nella perpendicolare di via Marradi per misurare e verificare i livelli di emissioni sonore. Ma a tener banco rimane "l’invivibilità" segnalata dai residenti per l’eccessivo concentramento di gruppi di giovani fino a tarda notte.

"La situazione è delicata - aggiunge Stellino -. Noi faremo la nostra parte mettendo in campo questi servizi. Le nostre pattuglie saranno sensibilizzate, e la municipale - presente al tavolo di ieri con la comandante Maritan - continuerà ad avere un coinvolgimento particolare. Quindi per il momento nessuna decisione limitativa è stata presa, vediamo se con questi strumenti la situazione migliora. E’ chiaro, una ricognizione, anche con la prefettura, verrà fatta entro fine mese". Che succede quindi se il quadro non muta? Quale potrebbe essere, insomma, una misura più restrittiva da adottare come estrema ratio? "Se non dovessimo arrivare a una soluzione migliorativa, verrà richiesto al sindaco di emettere un’ordinanza per modificare l’orario di chiusura dei locali o la vendita delle bevande alcoliche".

Francesco Ingardia