Arriva una nuova gasiera a Piombino, è il primo carico dal Congo

Piombino, stasera la manovra in porto per l’aggancio al rigassificatore Golar Tundra

Piombino (Livorno), 8 aprile 2024 – Arriva oggi a Piombino la nave gasiera Gaslog Savannah che rifornirà la Golar Tundra ormeggiata in porto. L’ingresso della gasiera, 285 metri di lunghezza e 43 di larghezza avverrà stasera dopo le 23, come è stabilito dalle procedure che prevedono l’esecuzione della manovra quando il traffico dei traghetti per l’Elba è fermo.

Si tratta del primo carico di gas che arriva a Piombino dal Congo. Ed è un carico importante perché è il primo che viene spedito in Italia dal nuovo impianto Eni in Africa per la liquefazione di gas naturale. Un evento anche nel Paese africano. In occasione del primo carico di Gnl (gas naturale liquefatto) dalla Repubblica del Congo, il presidente della Repubblica del Congo, Denis Sassou-N’Guesso, il presidente del Consiglio di amministrazione di Eni, Giuseppe Zafarana e l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi (foto), hanno celebrato l’avvio della produzione di Gnl in Congo. Con questo primo carico, la Repubblica del Congo entra nel gruppo dei Paesi esportatori di Gnl, aprendosi a nuove opportunità di crescita economica e contribuendo all’equilibrio energetico globale.

Per questo i rigassificatori, come la Golar Tundra a Piombino, sono sempre più strategici per assicurare le risorse energetiche all’Italia. Ora lo dicono anche i numeri. Nei primi due mesi del 2024 il Gnl (gas naturale liquefatto), ha sorpassato il gas che arriva via metanodotto dall’Algeria (2.9 miliardi di metri cubi rispetto a 2.8), divenendo prima fonte di approvvigionamento del Paese. In questo momento, con la crisi del Mar Rosso, poter far arrivare energia da Usa o Africa (in Congo Eni ha appena inaugurato un nuovo impianto di liquefazione gas, ci permette di essere al riparo dalla speculazione dei prezzi e avere la certezza dei rifornimenti. Infatti, nonostante la propaganda alimentata dalla Russia, non abbiamo avuto nessun problema nel fare a meno del gas proveniente dall’ex Unione Sovietica perché siamo riusciti a diversificare le fonti di approvvigionamento e questo ha contribuito anche a ridurre i prezzi.

L. F.