Rigassificatore Piombino, la partita delle compensazioni: “C’è anche quella di Snam, vale 4 milioni”

Il caso del rigassificatore discusso di fronte al Parlamento europeo: ascoltato l’ad Venier Ceccardi (Lega): "Anche l’azienda è tenuta a intervenire". E su Giani? "Solo grandi promesse"

La nave rigassificatrice Golar Tundra ormeggiata nel porto di Piombino

La nave rigassificatrice Golar Tundra ormeggiata nel porto di Piombino

Piombino (Livorno), 31 marzo 2023 – Si gioca su due campi la partita delle compensazioni per il rigassificatore di Piombino. Un campo è quello del Governo sollecitato più volte dal presidente delle Regione Eugenio Giani, che ha elaborato il Memorandum Piombino e per il quale le compensazioni potrebbero valere fino a 800 milioni di euro. Il secondo campo, fino ad ora assente dal dibattito, è quello di Snam. E potrebbe valere da solo circa 5 milioni di euro. E’ stata l’eurodeputata della Lega Susanna Ceccardi a sollevare il caso durante l’audizione al Parlamento Europeo dell’ad di Snam Stefano Venier, che è stato ascoltato sui temi dell’energia. E alla precisa domanda di Ceccardi, Venier ha spiegato che la legge Marzano stabilisce una compensazione pari all’1% del valore dell’opera realizzata. Per quanto riguarda Piombino, al valore della nave di 330 milioni di euro si aggiungono circa 120 milioni per i cantieri del gasdotto e le centraline di controllo.

In totale si arriva a circa 450milioni di euro pari quindi a 4-5 milioni di euro per Piombino a titolo di compensazione. Venier ha anche aggiunto che si tratta di compensazioni previste per l’intera durata delle opere (fino a 20 anni previsti), mentre per quanto riguarda Piombino si ragiona su un arco di soli tre anni, quelli in cui la nave gasiera resterà in Toscana. "Siamo di fronte a una situazione inedita – ha spiegato Venier – e bisognerà capire come procedere correttamente. E comunque non abbiamo ancora avuto occasione di poterci confrontare con l’amministrazione comunale di Piombino", conclude Venier. "Le dichiarazioni dell’ad di Snam – afferma Susanna Ceccardi – sono importanti perché ribadiscono in sede europea il fatto che la nave resterà a Piombino per tre anni e quindi possono essere rassicuranti per i cittadini". Per quanto riguarda le compensazioni, sottolinea invece l’europarlamentare, le cifre previste dalla legge Marzano non cambiano molto la situazione a Piombino. "Non bastano una pista ciclabile e un parco giochi, servono opere pubbliche e infrastrutture importanti – dice Ceccardi – C’è bisogno di strade, bonifiche e potenziamento delle linee ferroviarie. Piombino e la provincia di Livorno stanno fornendo all’Italia un contributo fondamentale per la sicurezza energetica, è giusto che ci sia un intervento da parte del Governo. Giani ha fatto il suo piano mirabolante con una cifra complessiva di 800 milioni di investimenti, ma alla fine quale sarà il risultato? Bisogna lavorare seriamente e dare risposte concrete, non raccontare dei sogni".

Ceccardi ricorda anche che il rigassificatore di Piombino entrarà in funzione nella seconda metà di maggio, dopo i collaudi del sistema di collegamento della nave alla banchina e di conseguenza, attraverso gli otto chilometri e mezzo di tubazioni, alla rete nazionale del gas. "Venier ha spiegato che alcune certificazioni verranno rilasciate solo al termine dei collaudi e quindi tra circa un mese". Infine il tema dei vigili del fuoco: "E’ chiaro che davanti a un impianto di questo tipo bisogna potenziare la sede di Piombino che attualmente non ha neppure l’autoscala – precisa Ceccardi – Stiamo intervenendo e presto arriverà il mezzo, sono stata a Roma ed ho parlato direttamente con i funzionari del ministero dell’Interno". In generale Piombino e tutta la costa toscana hanno bisogno di investimenti. "Per troppo tempo si è investito molto nel centro della Toscana e meno sulla costa con precise responsabilità della sinistra – conclude Ceccardi – Ora bisogna recuperare e fornire alla costa gli strumenti per un maggiore sviluppo economico".

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