FRANCESCO INGARDIA
Cronaca

Atolli per la sicurezza in mare. Installati 14 salvagente a Calafuria

Livorno, ieri mattina le operazioni della Protezione Civile. "Area presidiata e aiuto in caso di emergenza"

Livorno, 6 giugno 2024 – Un giro in gommone, costeggiando le scogliere mozzafiato della costa livornese. Questo La Nazione ha fatto, per seguire il secondo e ultimo giorno di lavori del settore Protezione civile e demanio del Comune, assistiti dal corpo della polizia municipale e provinciale, per il posizionamento finale dei 14 atolli di salvataggio, piazzate nei punti strategici del Sito di interesse comunitario (Sic) di Calafuria per agevolare la balneazione e il salvamento.

Il posizionamento degli atolli di salvataggio lungo la costa
Il posizionamento degli atolli di salvataggio lungo la costa

Più precisamente, quattordici salvagenti rossi rettangolari collocati nei punti di: Castel Boccale Nord-Sud ,Scogli Piatti Nord-Sud, Ponte di Calafuria Nord-Sud, Vaschine e Vaschette, Punta Pacchiano, Sassoscritto, Spiaggia naturista Ovest-Est, Romito, Calignaia. Parliamo di un investimento interamente finanziato dall’amministrazione comunale, che ha stanziato una cifra che si attesta attorno agli 80mila euro.

"Il progetto prevede di ripristinare il servizio già attuato dall’amministrazione comunale nel periodo 2005-2017 (all’epoca ideato dall’allora dirigente Maurizio Lenzi e dal funzionario dell’ufficio Demanio Armando Loddo - come ricorda Lorenzo Lazzerini, Dirigente del Settore Protezione Civile e Demanio) -, con interventi mirati ad ottimizzarne la funzione e garantirne una maggiore durabilità ritenendolo, in relazione alla conformazione della costa, la soluzione più indicata a fornire un concreto supporto alla attivita’ di salvamento e quindi alla sicurezza della balneazione. Gli atolli, infatti, costituiscono un dispositivo idoneo a favorire l’intervento dei mezzi di emergenza per il recupero di bagnanti in difficoltà".

Lazzerini ha inoltre spiegato le caratteristiche tecniche e sottolineato le due funzioni principali degli atolli: "Segnalazione a chiunque navigante dell’esistenza di un’area presidiata, più un presidio prestato al soccorso in caso di mareggiate, rimanendo agganciato al sistema di soccorso. Il sistema ‘atolli’ è composto da un corpo morto che è un basamento di cemento armato, del peso di circa 3 tonnellate a cui viene agganciata una catena della lunghezza di circa due volte il fondo, sospesa per non scarrocciare sul fondo, da dei jumper che hanno una spinta di 80 kg e da questi jumper riparte la seconda parte della catena che va all’atollo. Questo sistema funziona secondo il principio degli ancoraggi delle navi: il peso e la lunghezza della catena sfruttano l’energia delle onde e consentono di evitare che venga strappato il nostro atollo. Nei prossimi mesi il sistema andrà tarato in funzione della profondità e della risacca che c’è, per capire quanto allungare/accorciare la catena stessa". Collaborano all’attuazione del progetto la ditta NastrItalia, che ha vinto l’appalto, la Capitaneria di Porto, la Regione Toscana, la Soprintendenza, l’Agenzia del Demanio ed Assonautica.