Scontri al corteo per Cospito a Torino, 18 misure cautelari. Denunce anche a Livorno

L’operazione della Digos realtiva ai disordini del 4 marzo 2023

Scontri al corteo per Cospito (Foto Ansa)

Scontri al corteo per Cospito (Foto Ansa)

Livorno, 22 aprile 2024 –  Sono 18 le misure cautelari (tra arresti domiciliari, obbligo o divieto di dimora e obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria) nei confronti di militanti anarchici per i reati di devastazione, violenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale eseguite a Torino, Roma, Milano, Livorno, Alessandria e Cuneo dalla polizia di Stato di Torino nell'ambito dell'indagine della Digos coordinata dalla locale Procura e che ha portato alla denuncia di 75 militanti anarco-antagonisti.

I fatti risalgono alla manifestazione nazionale anarchica in solidarietà ad Alfredo Cospito, a causa della sua detenzione in regime di 41 bis, svoltasi a Torino il 4 marzo 2023, quando circa 1.000 attivisti hanno data vita ad un corteo, non preavvisato, in un'area del centro cittadino, nel corso del quale si sono verificati gravi atti di intemperanza con lanci di bombe carta e corpi contundenti contro le forze dell'ordine ed il danneggiamento diffuso di numerose vetrine di esercizi pubblici, banche, arredo urbano, monumenti, autovetture private, cagionando danni quantificati in oltre 630.000 euro.

Nella circostanza sono anche rimasti feriti due agenti di polizia, di cui uno con prognosi di 100 giorni. La mattina del 4 marzo, in occasione dell'arrivo a Torino dei numerosi manifestanti provenienti da diversi contesti territoriali e dall'estero, erano stati organizzati controlli preventivi della Digos, dei reparti mobili, della Polaria, della polizia stradale, di frontiera e ferroviaria, a seguito dei quali erano stati accompagnati in questura 37 libertari, trovati in possesso di numeroso materiale (caschi, maschere antigas, martelli, piedi di porco, frombole, bastoni, bombe carta, petardi, aste, scudi, coltelli, accette e materiale per travisarsi) 28 dei quali poi denunciati per porto abusivo di oggetti atti ad offendere e resistenza a pubblico ufficiale.