“Siamo qui a lavorare senza sapere se apriremo”. Bolkestein, le paure degli operatori livornesi per l’imminente stagione balneare

Stop and go sulle concessioni demaniali per gli imprenditori dal Consiglio di Stato

Alberto Nencetti

Alberto Nencetti

Livorno, 2 maggio 2024 – Stop and go sulle concessioni demaniali per i balneari dal Consiglio di Stato (Sezione Settima presieduta dal giudice Marco Lipari) che ha emesso due ordinanze sul ricorso di alcuni balneari di Rapallo contro la messa a gara delle concessioni demaniali.

Ha confermato la scadenza delle concessioni per le spiagge al 31 dicembre dello scorso anno, obbligando così le amministrazioni comunali a disapplicare eventuali deroghe concesse al 31 dicembre del 2024.

Ma con una seconda sentenza ha “sospeso il giudizio” perché attende che si pronunci la Corte di Giustizia UE che, pur disponendo che si dia corso alla procedura di gara per assegnare la concessione in un contesto realmente concorrenziale, sta esaminando la questione degli indennizzi ai concessionari uscenti. In questa situazione di ulteriore incertezza e confusione, Alberto Nencetti segretario provinciale del Sib Confcommercio, evidenziale le luci e le ombre delle due sentenze del Consiglio di Stato.

“Alcuni aspetti sono positivi nella seconda sentenza, là dove si afferma il principio del ’riconoscimento aziendale’ ovvero il diritto all’indennizzo per chi ha investito creando impresa su aree del demanio. Ma non sono contento del fatto che il Governo non dia indicazioni chiare sui criteri per gli indennizzi. Noi ora siamo a lavoro e non sappiamo se apriremo”.

L’avvocata Stefania Frandi, presidente regionale e vice presidente provinciale di Sib Confcommercio cerca di fare chiarezza. “Il Consiglio di Stato con la sentenza 3940/24 non fa che confermare che le concessioni sono scadute e vanno messe a bando, però con la seconda sentenza 3943/24 (stessa sezione, stesso presidente) sospende la partita, perché afferma che prima di procedere occorre aspettare che sia quantificato l’indennizzo che spetta ai concessionari uscenti, come riconosciuto a suo tempo dal ’Decreto concorrenza’ del Governo Draghi, convertito in legge. E su cui si deve pronunciare la Corte di Giustizia Europea.

La misura dell’indennizzo dipende dai decreti attuativi, che non ci sono, perché fu fatta scadere la delega. Quindi oggi le concessioni vanno messe a bando, ma mancano i criteri per la quantificazione dell’indennizzo che il Consiglio di Stato ritiene essenziale. Che il legislatore faccia ora la sua parte prima possibile, come reclamato alla manifestazione nazionale unitaria organizzata a Roma dai balneari di Sib e Fiba”.

L’assessora con delega al Demanio per il Comune di Livorno, Viola Ferroni, ci va con i piedi di piombo. “Ho appreso dagli uffici delle sentenze del Consiglio di Stato tutte da approfondire. In ogni caso non ci sono novità significative e fino ad ora nessuno ha fissato i criteri per calcolare gli indennizzi. Inoltre anche il Comune di Livorno ha prorogato le concessioni fino al 31 dicembre 2024. Tuttavia mi sento di dire che su questo punto non ci saranno rischi per la stagione 2024. Spero però che il Governo faccia quanto dovuto senza ulteriori esitazioni, che sarebbero collegate solo alle imminenti elezioni europee e all’occasione che offorno ai parititi di destra, che hanno sempre strumentalizzato questa vicenda”.

Monica Dolciotti