Siccità: l’assessora Monni a Suvereto ha presentato il progetto di ricarica della falda acquifera / Video

L’impianto realizzato con intervento di costi contenuti e grande efficacia

L'assessora regionale Monia Monni

L'assessora regionale Monia Monni

Suvereto (Livorno), 21 marzo 2023 – Due milioni di metri cubi d’acqua in più per l’agricoltura in val di Cornia. E’ quanto potrà assicurare l’impianto di ricarica della falda, in località Forni nel Comune di Suvereto.

«E’ stato un lavoro di squadra che ha visto la collaborazione di tutti i sindaci, le amministrazioni, Asa, Consorzio di Bonifica e Università – ha detto la sindaca di Suvereto Jessica Pasquini – e insieme siamo riusciti a ottenere iun bel risultato». Un investimento contenuto, 100mila euro, per un risultato di tutto rispetto, circa due milioni di metri cubi d’acqua, fondamentali per l’agricoltura in val di Cornia, uno dei comparti toscani di punta nel settore ortofrutta. Il progetto ha un basso impatto ambientale con un laghetto di piccole dimensioni (2mila500 metri quadrati) ricavato nella depressione di una ex cava di ghiaia. Un canale porta l’acqua dal fiume Cornia che viene filtrata e assorbita dallo strato ghiaioso per finire nella falda sottostante. E non c’è neppure bisogno di tubi di collegamento alle aziende agricole, perché le attività possono prelevare l’acqua dai pozzi che sono alimentati dalla falda.

L’impianto è stato inaugurato ieri mattina con la partecipazione dell’assessora regionale all’Ambiente e Protezione Civile Monia Monni, della sindaca di Suvereto Jessica Pasquini, della sindaca del Comune di Campiglia Alberta Ticciati, dell’assessore all’Urbanistica di Piombino Giuliano Parodi, del presidente del Consorzio 5 Toscana Costa Giancarlo Vallesi, del presidente di Asa Stefano Taddia e della vice-coordinatrice Crop Science Res. Center – Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa a Laura Ercoli. L’impianto principale, realizzato tra gli interventi dimostrativi del progetto Eu Life RewaT e cofinanziato dalla Commissione Europea, è stato ampliato grazie ad un finanziamento per 100 mila euro. Niente rispetto a invasi che costano milioni di euro.

Rudy Rossetto ricercatore del Crop ScienceResearch Center (Scuola di Superiore Sant’Anna di Pisa): «E’ un progetto molto innovativo che permette buoni risultati. Abbiamo messo a punto un sistema automatico di controllo con sensori in greadi di comandare le pompe e interrompere il passaggio dell’acqua dal fiume al laghetto di ricarica quando la portata si abbassa e occorre manterere il flusso vitale. E non finisce qui, perché si potranno realizzare altri impianti di ricarica lungo il fiume Cornia in tempi brevi (pochi mesi), migliorando ancora la ricarica della falda acquifera.