Vendeva ai ragazzini sigarette elettroniche di contrabbando: scattano denuncia e sequestro

Livorno, operazione della Guardia di finanza dopo le segnalazioni di alcuni genitori. Il commercio illegale avveniva in parchi pubblici e fuori dalle scuole

Le sigarette elettroniche sequestrate dalla Guardia di finanza

Le sigarette elettroniche sequestrate dalla Guardia di finanza

Livorno, 13 dicembre 2022 - Prosegue incessante l’attività di controllo economico del territorio da parte delle Fiamme Gialle labroniche coordinate costantemente dal Comando Provinciale di Livorno per reprimere le violazioni, soprattutto se in danno dei più piccoli e quando sono oggetto di segnalazioni dei cittadini.

E proprio in questo contesto… era già da alcuni giorni che pervenivano segnalazioni da parte di alcuni genitori livornesi circa il fatto che ai propri figli (tutti minorenni) un particolare soggetto proponesse, per strada e senza alcuna garanzia commerciale o di salubrità dei prodotti, delle  “sigarette elettroniche”. In un frangente specifico, una mamma ne ha scoperta una nascosta dal figlio nel proprio zainetto al rientro da scuola.

I militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria si sono quindi messi sulle tracce di colui che potesse irregolarmente vendere tali prodotti, monitorando i parchi pubblici in orari post-scolastici, tanto da riuscire finalmente a individuarlo. Dopo essere stato trovato in possesso di una piccola quantità di sigarette elettroniche, pronte per la minuta vendita, le successive attività di perquisizione domiciliare consentivano il rinvenimento di ulteriori dispositivi elettronici (per un totale di ben 158), privi del sigillo di Stato (contrassegno dei Monopoli), nonché il relativo liquido/ricariche da inalazione (per un peso complessivo superiore agli 8 kg.). Il tutto privo di ogni benché minima traccia documentale dell’origine, sicurezza e garanzia dei prodotti, con gravissimi rischi per i giovani acquirenti in termini di sicurezza e salubrità.

I finanzieri hanno quindi proceduto al sequestro amministrativo (non rientrando nella soglia penale) di tutto quanto rinvenuto (sul mercato, un valore commerciale complessivo di oltre 7.000,00 euro) in violazione della normativa anticontrabbando del TULD, con relativa sanzione pecuniaria a carico del soggetto.