Delitto di Simonetta Gaggioli: condannata a 24 anni la nuora

Secondo la Procura di Livorno sarebbe stata una dose letale di Duotens a uccidere la Gaggioli, ex funzionaria della Regione

Simonetta Gaggioli

Simonetta Gaggioli

Livorno 13 luglio 2021 - Sentenza lampo al termine del processo in Corte d'Assise a Firenze stamani per l'omicidio di Simonetta Gaggioli. La Corte riunitasi in camera di consiglio a fine mattinata ha impiegato poco tempo per il verdetto: ha condannato la principale imputata Adriana Gomes 32 anni, brasiliana (in carcere dal gennaio 2020), a 24 anni di carcere dei quali 20 anni per avere ucciso la suocera di 76 anni Simonetta Gaggioli. La vittima fu trovata morta il 3 agosto 2019 (era scomparsa da giorni) in un fosso a lato della vecchia Aurelia vicino Riotorto, avvolta in un sacco a pelo dove la portò e la lasciò la Gomes per sua ammissione.

I restanti 4 anni sono stati dati alla Gomes per gli altri reati che le sono stati attribuiti: occultamento di cadavere, truffa per avere percepito la pensione della vittima e uso illecito della sua carta di credito. Il suo avvocato Francesco Nardini commenta così la sentenza: "La Corte ha rigettato la richiesta dell'ergastolo per la mia assistita avanzata dal pm della Procura di Livorno Ezia Manzione. Evidentemente i giudici della Corte d'Assise non hanno recepito a pieno l'impianto accusatorio del pm che noi abbiamo contestato punto per punto. Ora attenderemo i 90 giorni perché siano depositate le motivazioni della sentenza. Solo allora potremo decidere cosa fare. Non escludo però il ricorso in appello".

La Corte sempre oggi ha deciso la condanna a un anno per il marito della Gomes, Filippo Andreani figlio della Gaggioli. È stato accusato di utilizzo illecito della carta di credito della madre nei giorni della sua scomparsa da casa. Secondo la Procura di Livorno sarebbe stata una dose letale di Duotens a uccidere la Gaggioli, ex funzionaria della Regione. Pur vivendo a Follonica (Grosseto), si era trasferita a Riotorto (Livorno) a casa del figlio Filippo Anderani. La Gaggioli usava il Duotens perché soffriva di pressione alta, ma per gli inquirenti la nuora Adriana Gomes le avrebbe somministrato una quantità massiccia del medicinale nel caffè. Gli esami tossicologici svelarono che la Gaggioli aveva ingerito un quantitativo di Duotens superiore a quanto prescritto dal medico più un ansiolitico, l'Alprazolam.  

Monica Dolciotti