Uccise la suocera e abbandò il cadavere in un fossato: si apre il processo

L'omicidio a Riotorto il 3 agosto 2019. Adriana Gomes in Corte d’assise a Firenze: è accusata di aver assassinato Simonetta Gaggioli con un’overdose di medicinali

Adriana Gomes

Adriana Gomes

Livorno, 6 maggio 2021 - Si apre oggi in Corte d’Assise a Firenze il processo a carico di Adriana Gomes. La donna è accusata accusata dell’omicidio della suocera, Simonetta Gaggioli. Respinta nel dicembre scorso in Tribunale a Livorno la richiesta del legale difensore Francesco Nardini di Follonica che aveva chiesto il rito alternativo. L’accusa aveva contestato ad Adriana Gomes le aggravanti derivate dal fatto che si ipotizza l’uso di sostanze velenose per il delitto. E per le aggravanti non è possibile ricorrere al rito abbreviato che anche in caso di condanna avrebbe portato a uno sconto di pena. Così ora Adriana Gomes rischia l’ergastolo se sarà ritenuta colpevole.

Simonetta Gaggioli Il cadavere di Simonetta Gaggioli venne ritrovato il 3 agosto 2019 in un fosso ai bordi della vecchia Aurelia vicino Riotorto. Nei confronti di Adriana Gomes vengono ipotizzati tre capi d’accusa: omicidio volontario, occultamento di cadavere e uso improprio di carte di credito. Secondo la Procura sarebbe stata una dose letale di Duotens a uccidere la 76enne ex funzionaria della Regione Toscana che abitava a Follonica, ma che si era trasferita da poco a Riotorto insieme alla famiglia del figlio Filippo Anderani. Simonetta assumeva il farmaco per curare la pressione alta, ma per gli inquirenti la nuora, Adriana Gomes, 32 anni, di origine brasiliana, le avrebbe somministrato una quantità massiccia del medicinale, sciolta nel caffè.

Il luogo dove, il 3 agosto, venne ritrovato il corpo di Simonetta Gaggioli

Gli esami tossicologici avrebbero svelato un quantitativo molto superiore a quanto prescritto oltre a un ansiolitico, Alprazolam. Non è stato invece ritenuto responsabile dell’omicidio Filippo Andreani, marito di Adriana e figlio di Simonetta Gaggioli. Adriana Gomes è già in carcere dall’11 gennaio del 2020. Adriana ha ammesso di aver trasportato da sola il cadavere della suocera in auto ("Voleva riposare accanto alla tomba del marito a Follonica"), ma si è sempre dichiarata innocente e ha spiegato di aver abbandonato il corpo lungo l’Aurelia perché l’auto si era improvvisamente fermata.

La linea difensiva del legale di Adriana Gomes a questo punto è chiara: non ci sarebbero prove del fatto che a somministrare la dose eccessiva di farmaci sia stata la nuora. "L’ingestione potrebbe essere avvenuta per errore da parte di Simonetta – afferma Nardini – pochi giorni prima c’era già stato un errore nei dosaggi, non ci sono sufficienti elementi per ritenere responsabile Adriana". Ma ora tutti questi elementi saranno al centro del processo in Corte d’assise.

Luca Filippi