Storica Usb: entra anche in Jsw a Piombino. La nuova Rsu cambia gli scenari

La Fiom dimezza i delegati, cresce la Fim, tiene la Uilm. «Ora tutti uniti per il risultato»

Giovanni Ceraolo

Giovanni Ceraolo

Piombino (Livorno), 28 maggio 2023 – Terremoto sindacale alle Acciaierie di Piombino. La Fiom-Cgil dimezza di delegati, la Fim-Cisl è prima, seconda la Uilm-Uil. Entra per la prima volta il sindacato indipendente Usb, mentre l’Uglm (storicamente vicino al centrodestra), non ottiene delegati. Le elezioni per il rinnovo delle Rsu in Jsw Steel Piombino hanno cambiato lo scenario. I dati devono essere confrontati con quelli del 2020. In quell’occasione i voti validi furono 1060 oggi 1046. Questi i risultati: Fim 383 voti (36.61%),passa nel 2020 aveva il 26,41% e 280 voti. Ottiene 6 delegati e il più votato è stato il coordinatore Fim Valerio Pietrini con 223 voti. La Uilm tiene incrementando anche il risultato dal 31.69% al 34.13% e voti assoluti da 336 a 357. Il secondo più votato è stato Daniele Pallini. La Uilm ottiene 5 delegati. Perde il primato la Fiom Cgil che da 406 voti e 38,3% scende a 241 e si attesta al 23,04%. Paolo Carli è il più votato in Fiom. I delegati passano da 7 a 3. Perde la rappresentanza l’Uglm, mentre conquista un delegato l’Usb con 51 voti e il 4,87%. «Quello alla Jsw Steel è un risultato storico per la Fim in una delle roccaforti della Fiom – commenta il segretario nazionale Valerio D’Alò – Passare da terza organizzazione a prima in una realtà che vive una delle crisi storiche del nostro Paese e della siderurgia è il segno che i lavoratori, nonostante le difficoltà, ripongono fiducia nella Fim e nel lavoro quotidiano che portiamo avanti a tutti i livelli».

Ma anche l’Usb canta vittoria. Eletto Massimo Lami. «Un risultato importante – dice il segretario provinciale Usb, Giovanni Ceraolo – in un momento in cui la nostra organizzazione è in forte crescita in tutti i settori e proprio a Piombino sta portando avanti una dura vertenza che coinvolge lavoratori e cittadini per ottenere investimenti concreti per la città e per l’occupazione. Per la difesa dell’ambiente e della salute. Lo stabilimento di proprietà della multinazionale indiana Jsw vede oltre 1400 lavoratori da 8 anni in cassa integrazione e un contesto generale molto difficile, dopo anni e anni di promesse non mantenute da parte dei vari Governi e della Regione, difficile anche per l’assenza di un vero piano nazionale della siderurgia».

«La nostra affermazione è importante – spiega infine Valerio Pietrini della Fim – ma ora dobbiamo lavorare tutti insieme per far ripartire a pieno ritmo le Acciaierie. L’Italia ha bisogno di rotaie, il Governo ha detto che lo stabilimento di Piombino è strategico per gli interessi nazionali. Vogliamo che per le Acciaierie si faccia lo stesso percorso che si è fatto per il rigassificatore, realizzato in meno di un anno. Quando si vuole le cose si fanno, ora basta con le parole, il Governo si muova».

Maila Papi