FRANCESCO INGARDIA
Cronaca

Storico accordo fra Comune di Livorno e Authority: “I limiti tra città e porto”

Il presidente Guerrieri: "Due istituzioni che si mettono in sinergia". Il sindaco Salvetti: "Se tutto questo andasse a compimento sarei più che soddisfatto"

Salvetti e Guerrieri

Salvetti e Guerrieri

Livorno, 9 novembre 2023 – E’ stato definito dai firmatari la "stella polare", il "punto da cui partire" per intrecciare la pianificazione urbanistica portuale a quella comunale, il Protocollo d’Intesa sottoscritto tra il presidente dell’AdSP Luciano Guerrieri e il sindaco di Livorno Luca Salvetti alla presenza del segretario generale dell’Authority Matteo Paroli.

A Palazzo Rosciano è stata formalizzata l’intesa di "due istituzioni che lavorano in sinergia" per le aree di "interesse strategico" e di sviluppo della città. Un protocollo in cui si mette nero su bianco la volontà di Palazzo Civico e quella di Palazzo Rosciano di affrontare insieme e di affinare le vedute, gli investimenti "per la Livorno del futuro".

Alla base "la volontà di coordinare e condividere le scelte di pianificazione territoriale", parola di Guerrieri e Salvetti. Ognuno però, sia chiaro, coi propri strumenti di pianificazione: l’AdSp con il Documento di programmazione strategica di sistema portuale (Dpss), strumento quadro, cornice dei piani dei singoli porti dell’autorità del Mar Tirreno Settentrionale; il Comune con Piano operativo e strutturale. Il protocollo definisce gli obiettivi generali chiarendo i compiti dell’una e dell’altra.

L’intesa prevede l’espansione dei perimetri del porto, registrando un "lieve aumento della perimetrazione che include anche aree retro portuali finora tagliate fuori", riferisce Guerrieri. C’è di più: elemento innovativo, "senza precedenti", è l’individuazione delle "aree di influenza città-porto", cioè aree di competenza esclusiva del Comune in cui però è forte un’influenza "logistico-portuale" al punto da richiedere l’attenzione nelle scelte di pianificazione che l’amministrazione compie tramite parere dell’Autorità.

"In questi 4 anni e mezzo - sostiene Salvetti - abbiamo colmato quella sostanziale distanza che c’era nel 2019 tra Autorità e Comune, in un quadro fattuale che limitava quel processo obbligatorio di integrazione delle necessità portuali con quelle cittadine".

Tutto bene sin qui. Ma come si ‘mette a terra’ tale Protocollo? "La pianificazione - chiarisce a monte Guerrieri - costituisce la premessa del fare, in quanto chiave che apre le porte di infrastrutture da realizzare". Dopo la premessa, la lista delle opere concrete: "Entro l’anno saremo in grado di occuparci della concessione del porto turistico". La Darsena Europa? "Una bestia enorme: in regione è passata la Via, e l’11 dicembre dovrebbe formalizzarsi il parere di Via nazionale", annuncia lo stesso presidente.

E poi c’è il nodo porto per diportisti alla Bellana: "A bilancio 2024 ci sono 7 milioni per la sua realizzazione - rivela Guerrieri -. Concessione nel 2024, lavori entro 2025". Ma è Salvetti a chiudere i desiderata: "Quadro definitivo per la Bellana, canali vicino alle Officine Storiche completate, porto turistico, gestione della Fortezza vecchia tramite federalismo culturale deman iale, rinnovamento della Stazione Marittima e gestione dei Fossi medicei. Se tutto questo andasse a compimento nei prossimi 4/5 anni, beh, sarei più che soddisfatto".

di Francesco Ingardia