MONICA DOLCIOTTI
Cronaca

Vada, ammazzato a colpi di fucile in un campo: è ancora caccia serrata al killer

Si cerca chi ha freddato Massimiliano Moneta, 57 anni. L’omicidio martedì 11 aprile in un terreno sulla via per Rosignano

I carabinieri sul luogo del delitto (Foto Alessio Novi)

I carabinieri sul luogo del delitto (Foto Alessio Novi)

Livorno, 12 aprile 2023 - E’ caccia all’uomo a Rosignano e su tutta la costa livornese: i carabinieri cercano chi ha ucciso Massimiliano Moneta, 57 anni, freddato a colpi di fucile in un appezzamento di terreno agricolo ai margini di via per Rosignano, non lontano da Polveroni, periferia nord di Vada.

I carabinieri hanno un nome: Antonino Fedele, 81 anni, originario di Rizziconi, provincia di Reggio Calabria, suocero della vittima. Ma non lo hanno ancora trovato.

A dare l’allarme intorno alle 13,15 di ieri, martedì 11 aprile, alcune persone presenti nei terreni confinanti, che hanno udito i colpi di arma da fuoco. Sono arrivati i carabinieri e l’ambulanza del 118, ma per Massimiliano Moneta non c’era più niente da fare: troppo gravi le ferite del fucile, causate da colpi esplosi da distanza ravvicinata.

L’incontro

Tutto, secondo una prima ricostruzione dei fatti, sarebbe avvenuto al culmine di una discussione con il proprietario del terreno, ossia il suocero di Moneta. La vittima si era separata dalla figlia dell’uomo, probabilmente c’erano dissidi che andavano avanti da tempo. L’udienza in Tribunale a Livorno per la separazione pare fosse prevista proprio per ieri.

I carabinieri sul luogo del rinvenimento del cadavere (Foto Novi)
I carabinieri sul luogo del rinvenimento del cadavere (Foto Novi)

Forse, ma è ancora da accertare, genero e suocero potrebbero essersi incontrati per un ultimo chiarimento e probabilmente tra i due è nata una discussione che ha preso una piega imprevista.

Non è stato ancora accertato se i due fossero da soli, oppure se all’incontro abbiano partecipato anche altre persone. Gli spari sono stati uditi dai vicini che hanno dato l’allarme temendo il peggio.

Così nel podere sono accorsi i soccorritori con il medico e i carabinieri delle stazioni di Cecina e Rosignano. Per Massimiliano Moneta non c’era più nulla da fare. Sul luogo del delitto sono arrivati i funzionari della Scientifica, un pool di medici legali, il sostituto procuratore dalla Procura di Livorno Pietro Peruzzi. E’ arrivata anche e l’ex moglie della vittima, con la figlia, sconvolte per quanto accaduto.

Le ricerche

Del presunto autore dell’omicidio nessuna traccia: i carabinieri hanno aperto una caccia all’uomo ad ampio raggio con l’ausilio di un elicottero dell’Arma decollato da Pisa, pattuglie e piedi e unità cinofile. Sono stati passati al setaccio i luoghi abitualmente frequentati da Fedele e anche strade, stazioni e porti.

Non si esclude che nel delitto siano coinvolte più persone ed è per questo che la ricerca è estesa su diversi fronti.

Massimiliano Moneta era originario di Roma, ma si era trasferito a vivere a Rosignano, almeno fino alla separazione dalla moglie. Il suocero invece, originario della provincia di Reggio Calabria, si era trasferito a Vada anni fa. L’omicidio ha sconvolto la piccola e pacifica frazione immersa tra la campagna e il mare, una zona tranquilla dove fatti del genere non sono certo cosa di tutti i giorni.