PAOLO BIAGIONI
Cronaca

Venezia, i fossi si tingono di nero

Sopralluogo dei tecnici per far ripartire l’impianto di pompaggio

L’acqua dei fossi in Venezia e in altre zone ha assunto un colore scuro (Novi)

L’acqua dei fossi in Venezia e in altre zone ha assunto un colore scuro (Novi)

Livorno, 20 febbraio 2019 - Nera come il carbone, a tratti inquietante e in alcune zone maleodorante. Un fenomeno che ogni tanto si verifica ma che ogni volta lascia di stucco e fa pensare al peggio. I residenti sia della Venezia ma anche del Pontino da alcuni giorni stanno convivendo con un colore delle acque dei fossi a dir poco surreale. Un nero intenso, quasi oleoso. Di certo, va detto, l’acqua dei fossi non è cristallina come quella caraibica, ma vedere questa oscurità tra viale Caprera, piazza dei Legnami e piazza dei Dominicani è certamente strano e dà nell’occhio.

Per questo tanti cittadini già a partire da sabato scorso hanno inviato le prime segnalazioni sia agli uffici competenti del Comune che ad Asa, Autorità Portuale e Arpat. Nei giorni scorsi è stata avvisata anche la capitaneria di porto per capire bene che cosa stesse accadendo. Fatto sta che l’ufficio ambiente del Comune non appena preso atto della notizia si è messo in funzione per risolvere la questione. Il problema sembra da ricondurre al clima di questi giorni, alla temperatura e al fatto che l’impianto di pompaggio per la circolazione delle acque dei fossi non è attivo dopo lo stop di quello di Enel nella centrale del Marzocco. Generalmente quello realizzato dall’Ap viene reso operativo nei mesi più caldi e non durante l’inverno quando invece le temperature sono più basse. In queste settimane però la fanghiglia che si trova in fondo ai fossi di fatto è venuta a galla ‘colorando’ le acque con questo nero davvero inquietante.

Si tratterebbe dunque di una sorta di torbidità naturale dovuta proprio a fattori di carattere climatico e alle piogge che mancano da diversi giorni. Comunque sia i tecnici ieri hanno fatto un altro sopralluogo e probabilmente già oggi Arpat, come da prassi, effettuerà un prelievo delle acque per analizzarle. Tanti cittadini, sia privatamente che tramite i gruppi social organizzati, hanno comunque inviato varie segnalazioni alle autorità competenti.