Successo per “Il Miglior Fabbro”, lo spettacolo che racconta Dante e i suoi allievi

Un momento dello spettacolo "Il Miglior Fabbro"

Un momento dello spettacolo "Il Miglior Fabbro"

Grande apprezzamento del pubblico per Il MIglior Fabbro. Uno spettacolo insolito, in cui Gregorio Bottonelli ha proposto un raro connubio tra lettura filologica e interpretazione artistica, realizzato nella comparazione dei passi danteschi con le imitazioni novecentesche, seguendone le trame tematiche, lessicali, ritmiche. Lo spettacolo è andato in scena a Livorno, a Villa Mimbelli, sabato 18 maggio.

Il Miglior Fabbro è la definizione che Dante usa per rendere omaggio alla maestria tecnica del poeta provenzale Arnault Daniel, di cui egli è ammiratore.

Ma ancora miglior fabbro è stato Dante per tutta la tradizione poetica italiana. Nello spettacolo viene proposta la lettura polifonica di passi della Commedia e delle imitazioni dei tre migliori allievi novecenteschi: Montale, Saba, Caproni.

I preludi (Minstrels e Le colline di Anacapri) di Debussy, ispiratori della sensibilità ritmico melodica dei poeti ermetici hanno segnato i momenti di passaggio dello spettacolo.

Il testo dantesco è stato presentato nella consueta lettura polifonica a tre voci adattata all'utilizzo dell'amplificazione. Le poesie dei poeti contemporanei hanno assunto una luce più intensa e una conferma della loro maestria nel confronto con il loro "maestro".

Il pubblico, come sempre numeroso alle iniziative di Radice AR, ha apprezzato l'originale struttura dell'opera e l'intensa performance delle tre voci recitanti Letizia Colonnacchi, Niki Mazziotta e Iaia Politi.