"Atteggiamenti fascisti, prevaricazioni continue in consiglio e anche fuori"

Livorno, il dibattito sul 25 Aprile. La posizione del sindaco Luca Salvetti

Il sindaco di Livorno, Luca Salvetti (Foto Novi)

Il sindaco di Livorno, Luca Salvetti (Foto Novi)

Livorno, 23 aprile 2023 – Sindaco, cosa rappresenta per lei il 25 Aprile?

"Questa per me è una delle ricorrenze dal più alto valore, si rifà a quei riferimenti che ritengo assi portanti della mia esistenza. Difesa della libertà e lotta a tutti i tipi di sopruso e prevaricazione che a suo tempo il fascismo ha incarnato alla perfezione. A chi mi dice che è assurdo parlare di antifascismo e dice che fascismo non esiste più, rispondo forse non esiste più come movimento politico, forse... Ma esiste come atteggiamento mentale. Dobbiamo combattere e dire no. Fascista è chi non considera la solidarietà tra i popoli, l’aiuto nei confronti di chi sta peggio e il sostegno a tutte le politiche di inclusione e condivisione. Per la prima volta viviamo un 25 Aprile con un governo marcatamente di destra, mi auguro che proprio a partire dai vertici nazionali non si traduca in una festa divisiva na che sia davvero la liberazione dell’Italia dal fascismo".

E’ giusto trasmettere certi valori ai giovani?

"Io lo dico da tempo, è fondamentale coinvolgere i giovani ma noi non possiamo pensare che si coinvolgono solo raccontando la storia e quello che non deve più essere. Dobbiamo ridare una chiave di lettura attuale. Fascismo come atteggiamento mentale che si manifesta ora nel nostro vivere quotidiano".

In consiglio comunale ci sono atteggiamenti fascisti?

"Alcune volte sì, purtroppo. Atteggiamenti di prevaricazione e ce ne siamo resi conto tutti. Ci siamo confrontati anche su come possiamo limitarli, anche fuori dal consiglio comunale".

A cosa si riferisce?

"A bassezze che sono secondo me prevaricazioni, atteggiamenti che si rifanno a quell’epoca".

Centrodestra a Livorno, cosa vede?

"Un mucchio di confusione dettato principalmente dalle ambizioni personali, dalle antipatie storiche e dall’incapacità di proporre un modello diverso più consono all’amministrazione di una città complessa come Livorno. Cosa che nel 2019 noi invece abbiamo fatto con il ’modello Livorno’".

Il centrodestra dice che a Livorno non ci sarà l’accordo Pd- 5 Stelle. Che ne pensa?

"Penso che stiano raschiando il barile per trovare appiglio e speranze. Il centrosinistra ha tutte le possibilità per ragionare e condividere obiettivi. Le amministrative per un sindaco nei comuni non ha niente a che vedere con i giochini politici nazionali. La gente vota la persona e un programma per la città e valuta, nel mio caso, il lavoro di 5 anni, l’impegno che ci abbiamo messo e la disponibilità a affrontare grandi e piccoli problemi. Poi che sia io a incarnarla o altro, non lo posso dire. Forse il centrodestra sta pensando di riproporre lo scenario del 2014, la storia ce lo dirà. Ma ripeto, raschiano il barile. Loro non riescono ad andare d’accordo nemmeno in sei...".

Michela Berti